Catania, Carbone: «A 10 giorni dall’iscrizione azionariato ridicolo. 5-6 milioni impossibili da trovare»

Ai microfoni di “Catanista” ha parlato il legale della Figc Fabrizio Carbone a proposito dell’ormai disperata richiesta di “aiuto” ai tifosi da parte del Catania.

Queste le sue parole:

«Penso che è un grosso guaio arrivare a 10 giorni dalla data dell’iscrizione, che era stata assicurata (da Ferrau’ ndr.) con l’unica strada percorribile che è diventata quella dell’azionariato diffuso. Una iniziativa che necessita per essere attuata di meccanismi complessi e tempi tecnici certamente non brevi. E’ davvero ridicolo che si sia arrivati a proporre questa iniziativa a 10 giorni dalla data di iscrizione del club. Sarebbe stato prudente cercare di intraprendere questa strada prima senza rimanere sotto scacco da parte di possibili investitori. Se è vero, come viene detto, che alcuni investitori della Sigi non erano molto entusiasti di questo azionariato diffuso, allora siamo punto e a capo. Siccome l’attuale management del Catania non ha la forza economica sarà sempre subordinata alle decisioni altrui. L’azionariato diffuso è una soluzione affascinate e innovativa che se strutturata e programmata in tempi giusti, in una piazza come Catania potrebbe costituire quel valore per consentirti di fare un piccolo salto e di comprare quel giocatore che ha l’ingaggio più alto. Però in Italia sono poche le realtà che lo hanno fatto questa strada. I tifosi del Catania sono molto passionali, tanto che lo scorso anno si sono tassati per permettere alla squadra di andare in trasferta, ma è impossibile pensare che possano raccogliere una somma dai 4, 5 o 6 milioni di euro per fare una stagione in Serie C. Se parliamo di 500 mila euro è possibile raccoglierli ma in 10 giorni è impossibile».