Caressa: «Non so se farò telecronache per sempre. Italia, esperienza incredibile»

Foto Federico Grego//LaPresse 22 Gennaio 2019 Milano, Italia Sport Presentazione torneo amici de bambini Nella foto: Fabio Caressa

Il noto giornalista e telecronista Fabio Caressa ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Fanpage.it” raccontando le sue sensazioni sulla vittoria dell’Europeo e sul suo futuro:

«Quello di quest’anno è stato un lavoro di squadra incredibile, era un europeo di enorme difficoltà dal punto di vista logistico, abbiamo fatto 23 tamponi in 20 giorni, moduli lunghissimi, cambi di aerei e postazioni. Credo che il motivo per cui poi le cose arrivano a tutti è che anche noi eravamo una squadra. L’amicizia e il sentimento che lega me e Beppe è, in un certo senso, lo spirito che poi abbiamo visto sul campo».

«Rimedio? Credo di poter capire benissimo lo stato d’animo di Alberto. Lavori tutta una vita, te lo meriti e poi arriva una cosa del genere. Quando è uscita la notizia ero affranto io per lui. Siamo amici, gli voglio bene, ho pensato a loro tantissimo. Ad Alberto, che continuerà a fare le telecronache della nazionale, auguro di avere un’altra possibilità, magari già dai prossimi mondiali. D’impulso io e Beppe abbiamo fatto quella dedica a lui e Antonio, anche perché uno può pensare che noi siamo rivali come nei derby, ma non è così. Ognuno fa il suo lavoro, abbiamo grande rispetto reciproco e ci siamo idealmente abbracciati in ogni stadio. Faccio i complimenti a Bizzotto e Serra, ma Alberto non meritava questa cosa. È un serissimo professionista, un bravissimo telecronista, un grande intenditore di calcio e una persona deliziosa e colta. Così come Antonio, con cui ci conosciamo da tempo. Mi è dispiaciuto molto».

«Mio futuro? Al momento non so. Io ho continuato a fare questo mestiere in questi anni con impegno e devozione. Se la passione fosse scemata, avrei smesso. Mi prendo un po’ di tempo per stare in vacanza, continuerò sicuramente il mio rapporto con Sky, non mi sento di dire che continuerò a fare telecronache per sempre, né che mi fermerò adesso».