Calciatori Brutti: “Ecco i presidenti più pazzi della storia del calcio”. Presente anche Maurizio Zamparini

“Calciatoribrutti.com” ha deciso di stilare una particolare classifica con alcuni dei presidenti più pazzi della storia del calcio. Ovviamente in questa classifica non poteva mancare l’ex patron rosanero Maurizio Zamparini. Di seguito la classifica stilata dalla nota pagina satirica.

Maurizio Zamparini – Palermo: Menzione d’onore per il presidente con il vizio dell’esonero per eccellenza: Maurizio Zamparini, ex numero uno di Palermo e Venezia. In 32 anni di calcio ha cambiato ben 67 allenatori. Un record che il Guinness dei primati non ha ancora avuto il coraggio di ufficializzare.

Zdravko Mamic – Dinamo Zagabria: Altra storia stravagante è quella di Zdravko Mamic, discutibile ex presidente della Dinamo Zagabria: 22 allenatori cambiati in 13 anni di dirigenza sono nulla in confronto a quello che ha combinato fuori dal campo: arrestato dopo aver attaccato verbalmente 3 ministri croati durante un programma radiofonico, condannato a 6 anni e mezzo di carcere per frode nei trasferimenti di Modric e Lovren al Tottenham e al Lione. Attualmente vive in Bosnia per non scontare le sue condanne.

Sam Hammam – Wimbledon/Cardiff: Sam Hammam, ex numero uno del Cardiff e del Wimbledon, arrivò a proposte folli per far firmare i giocatori per le sue squadre. Prima promise a Dean Holdsworth un cammello se avesse segnato almeno 20 reti in campionato. Poi iniziò a costringere i suoi giocatori a mangiare i testicoli di pecora prima di firmare per la sua squadra.

Aurelio De Laurentiis – Napoli: Torniamo in Italia per ricordare quella volta che Aurelio De Laurentiis svelò il nuovo acquisto Gokhan Inler nascondendolo sotto una maschera da leone. Qualche tempo dopo, invece, ingannò la stampa, facendo credere ai giornalisti che Cavani stesse per andare al Manchester City in una finta conferenza stampa, che finì con il rinnovo del giocatore.

Pablo Escobar – Nacional de Medellin: In pochi sanno che lo storico narcotrafficante colombiano Pablo Escobar investì un sacco di soldi nel Nacional de Medellin negli Anni ’80. La gente del posto ancora ricorda di come molti giocatori furono obbligati, in quel periodo, a far visita alla sua prigione prima delle partite. Nel 1991 pagò Maradona per giocare un’amichevole ne “La Catedral”, il suo carcere personale a Medellin. Protagonisti della gara furono da una parte El Pibe de Oro, dall’altra René Higuita. Gli altri 20 giocatori furono reperiti tra gli uomini di fiducia di Escobar. “Sembrava di essere in un hotel di lusso a Dubai. C’erano le ragazze più belle che io abbia mail visto nella mia vita. La mattina dopo fui pagato e lui mi salutò con affetto” disse Maradona qualche tempo dopo.

Ratko Butorovic (a.k.a. Bata Kan Kan) – FC Vojvodinas: Ratko Butorovic è l’ex presidente del FC Vojvodinas. Uno che, nella sua vita, tutto quello che ha ottenuto ha potuto permetterselo grazie all’appoggio della mafia montenegrina. Più volte si è dichiarato molto amico del rapper 50 Cent. La passione per la musica l’ha spinto a trovarsi un soprannome: per la precisone Bata Kan Kan.

Ken Bates – Chelsea/Leeds: L’ex numero uno del Chelsea verrà ricordato sempre in quel di Londra come colui che chiese di installare delle recinzioni elettriche allo Stamford Bridge per mantenere ordine tra gli hooligans.

David Sullivan – West Ham: È il turno di David Sullivan, presidente del West Ham. Uno che nella vita si è arricchito con il mercato pornografico, producendo settimanalmente immagini hot e vendendole via posta per 800 sterline a settimana. Nel 2010 ha acquistato il 50% del West Ham e  la cosa più stravagante era vederlo in tribuna vestito come Stalin.

Luciano Gaucci – Perugia: Menzione d’onore per per Luciano Gaucci, ex presidente del Perugia. Uno in grado di tesserare il figlio del colonnello Gheddafi, Saadi, su espressa richiesta del padre. Tutto qui penserete voi. Invece no: fece saltare il trasferimento di un giocatore per le presunte voci sulla sua omosessualità, svincolò Ahn Jung-Hwan dopo che questo segnò il golden gol che eliminò l’Italia al mondiale del 2002 e cercò di far firmare con il Grifone il capitano della Svezia femminile.

Massimo Cellino – Leeds (oggi al Brescia): Il tricolore sale anche sul gradino più alto del podio, sulle spalle di Massimo Cellino, attuale presidente del Brescia con un passato tra Cagliari e Leeds.
Agli esordi disse che non avrebbe mai messo in panchina un allenatore già retrocesso perché avrebbe portato sfortuna: così tra Cagliari e Leeds cambiò 44 allenatori in 24 anni. Ma il suo pezzo forte è la scaramanzia: tifosi obbligati a vestirsi di viola durante le gare giocate venerdì 17, divieto ai propri giocatori di indossare la maglia 17, stessa posizione al Sant’Elia per anni, benedizioni del vescovo, amuleti custoditi con molta attenzione, sale sparso sul perimetro del campo e posto 17 sugli spalti sostituito dal 16B.