Calcagno (AIC): «Si pensa che il taglio degli stipendi sia l’unica soluzione. Non possiamo chiedere sacrifici a ragazzi che…»

Intervenuto ai microfoni di “TuttoC.com”, Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Assocalciatori, ha analizzato quanto emerso dalla riunione di ieri coi club di terza serie italiana. Ecco le sue parole: «Il taglio degli stipendi? Siamo uomini di calcio e ci teniamo al nostro paese, adesso dobbiamo sperare che si possa uscire dalla crisi e riprendere a giocare. Se fosse questa la posizione comune delle società, direi che è meglio non speculare sugli stipendi da pagare ai calciatori, fermo restando che il mese marzo tra allenamenti, malattia e ferie è già maturato e fuori da qualsiasi ragionamento. A me dispiace molto che si continui a pensare al taglio degli stipendi dei calciatori come unica soluzione al problema. Non si possono chiedere sacrifici a ragazzi che hanno stipendi che non permettono loro di fare rinunce di un certo tipo. Basta demagogia su questo. Sono settimane che ragioniamo col presidente Ghirelli. Abbiamo l’intento comune di salvare la sostenibilità di questo mondo. Mi preoccupano molto, piuttosto, certi tipi di messaggi che vengono veicolati, perché, se veri, sono sportivamente contrari alle responsabilità che abbiamo all’interno del nostro mondo. Mi auguro che il messaggio non sia chiudiamo perché ci conviene economicamente».