Buffon: «Non smetterei mai di giocare. Su Calciopoli…»

«L’eliminazione dal Mondiale? Sono stati giorni molto difficili. Volevo chiudere la carriera con il Mondiale perché penso che sarebbe stata l’occasione più bella per ricordare e onorare la mia carriera. Purtroppo non è andata così ma penso anche che a 40 anni io debba fare determinate dichiarazioni perché è giusto fare un passo indietro, è anche una questione di sensibilità visto che sono sempre stato un punto di forza delle mie squadre e non vorrei mai diventare un peso. Il mio futuro? La verità è che mi devo incontrare con il presidente, col quale abbiamo questo patto tra gentiluomini, prima della fine del campionato. Ci incontreremo, faremo il punto della situazione e prenderemo la scelta definitiva. La verità è che un giocatore non smetterebbe mai di giocare. Calciopoli mi ha fatto tantissimo male. Sono stato gratuitamente infangato due volte e su un aspetto fondamentale per me, la lealtà sportiva. La cosa che mi ha fatto soffrire di più è il calcioscommesse, senza ombra di dubbio. Sono state due vigliaccate mirate a uno sportivo e a un uomo che non se le meritava assolutamente. Non porto rancore nei confronti di nessuno, però se dovessi rivedere certe persone un pochino mi innervosirei». Queste le parole rilasciate da Gianluigi Buffon, portiere di proprietà della Juventus, ai microfoni del noto talk show “L’Intervista”.