Brasile, ospedali al collasso. «Entro due settimane non saremo più…»

Brazilian Ulisses Xavier, 52, who has worked for 16 years at Nossa Senhora cemetery in Manaus, Brazil, prepares to place crosses in graves during his shift on May 8, 2020, amid the new coronavirus pandemic. - Xavier works 12 hours a day and supplements his income by making wooden crosses for graves. The cemetery has seen a surge in the number of new graves after the outbreak of COVID-19. (Photo by MICHAEL DANTAS / AFP) (Photo by MICHAEL DANTAS/AFP via Getty Images)

L’emergenza Coronavirus in Brasile peggiora sempre di più. Il sistema sanitario del paese è ad un passo dal collasso. Secondo quanto riporta “Repubblica.it”, gli ospedali di San Paolo sono occupati al 90%. «Entro due settimane», denuncia allarmato il sindaco Bruno Covas, «non saremo più in grado di accogliere i contagiati gravi». Poi  lancia un appello a rafforzare il lockdown che tra mille contrasti è applicato da meno di metà della popolazione. «Se non restiamo a casa», ha aggiunto Covas, «non riusciremo ad arginare i contagi. E’ difficile credere che alcuni preferiscano sottoporre i brasiliani alla roulette russa. L’indifferenza di fronte alla morte è avvero sconveniente».