“Bomber” Rigoni segna e guida i compagni di reparto: tra pilastri e facce nuove, il centrocampo rosa prende forma

Punteggio pieno nelle prime due partite, il Palermo non partiva così bene dalla stagione 2006/07. Il merito di questo buon risultato lo si può attribuire sicuramente a mister Iachini che da oltre due anni, praticamente con lo stesso gruppo (tranne che per qualche innesto), continua a ben figurare. Ma non solo al tecnico. La buona partenza è merito anche di una certezza come Sorrentino, di una difesa solida ma soprattutto di un reparto che più di tutti è parso completo e migliorato rispetto al passato: il centrocampo. Con la permanenza di alcuni pilastri e l’inserimento di nuove pedine non di poco valore ed esperienza, l’allenatore ascolano ha fatto della mediana il punto di forza di questa squadra.

A cominciare dal “solito” Rigoni, che arrivato lo scorso anno in rosanero ha trovato la sua seconda giovinezza sotto la guida di Iachini che lo ha praticamente cresciuto. Non è stato un caso che al “Friuli”, nella la sua 200^ gara in A, abbia ancora detto la sua sotto porta decidendo la partita con la sua undicesima rete in rosanero. In assenza di attaccanti di ruolo, il centrocampista di Schio si è improvvisato ancora una volta bomber. L’esperienza e la crescita del numero 27 rosanero viene affiancata dalla fisicità e tecnica del croato Jajalo. Anche lui è partito titolare inamovibile in queste due prime gare dando maggiore spinta e solidità alla mediana esattamente come avvenuto nel finale della scorsa stagione.

Non è partito in modo positivo Ivajlo Chochev, che è sceso in campo solo nella sfida al “Barbera” contro il Genoa. Sostituito a metà gara viene rilevato da Trajkovski con conseguente cambio di modulo. Metamorfosi adottata da Iachini anche ad Udine, mantenendo in questo modo il bulgaro in panchina per tutta la gara.

Buona gara contro i Grifoni, un po’ sotto tono quella contro l’Udinese: stiamo parlando di Robin Quaison, impiegato da Iachini in più ruoli in quest’avvio di stagione. Il jolly rosanero si dimostra ancora una volta utile a tutto campo. Ma considerando il cambio continuo d’identità, le prestazioni dello svedesino restano sempre sufficienti.

Da registrare anche l’esordio nel campionato italiano di Oscar Hiljemark, il gigante svedese che subentrando a l’altro “biondo” del Palermo Rigoni ha ben figurato proponendosi in fase offensiva e gestendo al meglio la palla al centrocampo, in entrambe le uscite stagionali. Rinviato a data da destinarsi, infine, l’esordio in rosanero di Brugman. Di sicuro c’è che quest’anno, oltre alle certezze, il centrocampo di Iachini può contare su delle valide seconde linee, rendendo così il reparto un punto di forza di questa squadra, già ben strutturata.