Azzolina: “Basta accanirsi con la scuola, per i contagi cercate altrove”

In una foto fornita dall'ufficio stampa della Camera, la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, con il volto coperto da una maschrina in aula per l'informativa del Presidente Conte, Roma, 30 aprile 2020. ANSA +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++ ++ HO - NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

“Posso confermare la volontà del governo di riaprire. Avremmo voluto farlo a dicembre, ma abbiamo rimandato su richiesta delle Regioni. Poi avremmo voluto tornare al 75% e invece abbiamo accolto il suggerimento del 50%. Abbiamo collaborato: ora è arrivato il tempo di tonare in classe. La scuola è un servizio pubblico essenziale, non si può continuare a sacrificare i ragazzi né pensare che la didattica a distanza possa sostituire quella in presenza. Possiamo dire che la scuola ha fatto la sua parte. Se dovessero servire nuove misure di contenimento, ora bisognerebbe cercarle in altri settori. Vaccino? I nonni, il personale sanitario e le persone fragili hanno la precedenza. Salvare vite è prioritario. Poi si passerà al personale scolastico, è già previsto nel piano vaccinale”. Queste le parole di Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione, rilasciate ai microfoni di “Il Fatto Quotidiano” in merito alla riapertura delle scuole.