AVELLINO – Il cuore dell’Avellino, il rammarico del Palermo. Il 2-2 del Partenio Lombardi lascia sensazioni opposte alle due squadre: da un lato i biancoverdi, capaci di riprenderla con orgoglio nel finale; dall’altro i rosanero, che vedono allontanarsi la vetta e confermano il tabù del sintetico. È l’analisi firmata da Carmine Roca sulle colonne di Tuttosport, che racconta una gara intensa e ricca di snodi decisivi.

Il Palermo parte forte e illude, trovando subito una conclusione con Pohjanpalo, ma presto finisce nella rete di un Avellino attento, preciso e concreto. Come sottolinea Carmine Roca su Tuttosport, il rapido giro-palla degli irpini e i tocchi di prima mandano spesso fuori giri la squadra di Inzaghi, costretta a rincorrere soprattutto Missori e Sounas, protagonisti di un primo tempo vicino alla perfezione.

Proprio dall’asse Missori-Sounas nasce il vantaggio dell’Avellino. L’esterno di proprietà del Sassuolo affonda e mette al centro un rasoterra perfetto per Biasci, che da pochi passi batte Joronen con il piatto destro. È il quinto gol in cinque gare contro il Palermo per l’attaccante, autentica bestia nera dei siciliani, come evidenzia ancora Carmine Roca su Tuttosport. In precedenza, una chance per parte: Palmiero impegna Joronen dalla distanza, Le Douaron sfiora il gol ma trova Fontanarosa decisivo in corner.

La ripresa si apre con l’Avellino che sfiora il colpo del ko. Tutino si presenta a tu per tu con Joronen, con la porta quasi sguarnita, ma spreca clamorosamente. È l’episodio che ridà fiducia al Palermo, bravo a capitalizzare le poche disattenzioni della difesa irpina. Prima arriva il pari con Ranocchia, lesto a ribadire in rete dopo la respinta di Daffara sul sinistro di Ceccaroni. Poi il sorpasso dal dischetto: tiro di Pohjanpalo, Fontanarosa allarga leggermente il braccio destro e colpisce il pallone. Galipò assegna il rigore, lo conferma dopo il Var, e il finlandese non sbaglia, come ricostruisce Carmine Roca su Tuttosport.

La partita, però, non è finita. Con il Palermo in dieci per il rosso a Diakité, Biancolino si gioca il tutto per tutto inserendo quasi tutti gli attaccanti a disposizione. La scelta viene premiata: sul cross di Russo, Martin Palumbo si coordina e sfodera una sforbiciata spettacolare, una giocata da figurina Panini che vale il 2-2 e fa esplodere il Partenio. Un gesto tecnico che Carmine Roca, nel suo pezzo su Tuttosport, definisce simbolo del carattere dell’Avellino.

Nel finale il forcing biancoverde è veemente, ma non produce il colpo grosso solo per la bravura di Joronen. Il portiere rosanero vola all’angolino sul colpo di testa di Lescano e salva sulla linea sul tentativo di Fontanarosa. Il pari resta scolpito sul tabellino: un risultato che forse sta stretto all’Avellino e che lascia al Palermo più di un rimpianto, come chiosa Carmine Roca sulle pagine di Tuttosport.