Attento Palermo, la serie A non passa solo dagli scontri diretti

«6 punti nelle prossime due gare per riprenderci il primo posto», era questo l’obiettivo di Stellone alla vigilia della trasferta contro il Venezia. Missione fallita considerato il pareggio in rimonta conquistato contro i lagunari, il Brescia di Corini è infatti a +4 sui rosanero. Il Palermo non è riuscito ad andare oltre l’1-1 contro la squadra di Cosmi, anche se quanto visto nella ripresa fa ben sperare per il prosieguo del campionato. Il primo tempo di Venezia-Palermo è stato equilibrato, il secondo invece è stato a tinte rosanero con gli uomini di Stellone che hanno schiacciato nella propria metà campo i veneti trovando il gol del pareggio con Puscas. Ma questo non basta.

Dopo la vittoria nello scontro diretto contro il Lecce ci si aspettava una prestazione completamente diversa, ma ancora una volta il Palermo ha dimostrato di soffrire e di non sapere imporre il proprio contro avversari di caratura inferiore che pensano principalmente a difendersi. Certo non è stato il disastroso Palermo di Crotone ed il secondo tempo di Venezia lo dimostra, una squadra che ambisce alla promozione diretta deve però fare bottino pieno anche contro le più piccole. Invece i rosanero sono quasi impeccabili negli scontri diretti e faticano troppo nelle partite che almeno sulla carta dovrebbero stravincere.

Eppure la vittoria contro il Venezia era lì, a portata di mano. La netta crescita nel secondo tempo del “Penzo”, complice la contemporanea presenza di quattro attaccanti messi in campo da Stellone, aveva portato il Palermo a conquistare un calcio rigore clamorosamente sbagliato da capitan Nestorovski al 71’. Un errore che sarebbe costato carissimo se Puscas non avesse pareggiato i conti al minuto 84. Un penalty calciato malissimo e facilmente intercettato da Vicario. La speranza è che non pesi in ottica promozione come quello sbagliato da Coronado contro il Cesena nella passata stagione. Vedremo.

Intanto la classifica dice che il Palermo ha mantenuto il secondo posto in solitaria con 46 punti e che battere il Carpi domenica porterebbe i rosanero a -1 dalla vetta occupata dal Brescia che adesso osserverà il turno di riposo. Ancora un avversario più che alla portata. Ancora un avversario che naviga in acque pericolose e che lotta per non retrocedere. Un nuovo banco di prova per il Palermo di Stellone, che deve ripartire dallo spirito del secondo tempo di Venezia. Mancano solamente 10 partite al termine del campionato e fallire altre missioni come quella di ieri sera rischierebbe di compromettere anche questa stagione. Il futuro del Palermo è tutto nelle mani dei ragazzi di Stellone ed è bene tenere a mente che la serie A non passa soltanto dagli scontri diretti.