L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Roberto Insigne.

Aaa…cercasi Insigne. A lungo corteggiato e poi finalmente ingaggiato, dopo un’estenuante trattativa
con il Frosinone, l’esterno napoletano doveva essere uno dei fiori all’occhiello della campagna acquisti dell’estate del Palermo ma, numeri alla mano, in questo momento tutto ciò non sta trovando la corretta traduzione nei fatti. Il periodo negativo di Insigne è direttamente proporzionale all’esplosione di Di Mariano, tra i più in forma del Palermo ed elemento che al momento appare imprescindibile per l’undici di Corini. È da quando è iniziato il 2024 che Insigne sta avvertendo qualche problema di troppo e le scelte del tecnico rosanero sono la cartina di tornasole di questo difficile periodo per il numero 11 rosanero.

Titolare inamovibile nella prima parte di stagione, nelle nove partite del nuovo anno Insigne ha giocato dal primo minuto solamente contro Cittadella, Modena e Bari. Poi, solo spezzoni e neanche in tutte le partite dei rosanero. È da oltre un mese, quindi, che il napoletano non inizia una partita dall’inizio e di sicuro questo sta diventando un peso. Con 276 minuti giocati, Insigne nel 2024 ha una media di poco più di 34 minuti a partita. Troppo poco per uno arrivato con il suo curriculum e che era stato protagonista con la maglia del Frosinone, promosso nella massima serie anche grazie al suo apporto. A Brescia, complice anche la situazione tattica venutasi a creare dopo il rosso a Marconi, Insigne non ha neanche giocato un minuto ed è chiaro che adesso il n. 11 spera di avere subito una chance a Lecco.