Giornale di Sicilia: “Il Parma fa sperare il Palermo: ecco i possibili scenari in caso di penalizzazione”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” analizza la situazione relativa al Parma, deferito ufficialmente nella giornata di ieri. Il quotidiano riporta gli eventuali scenari in caso di uno o più punti di penalizzazione ai ducali. Ecco quanto si legge:
“Parma trema, Palermo spera. Il deferimento dei ducali da parte della Procura federale è ufficiale, gli sms di Calaiò rischiano di costare la Serie A agli emiliani, con i rosa alla finestra per un ribaltone in classifica. Quello che può arrivare in caso di penalizzazione, basta che questa venga comminata nella stagione 2017-18 e non in quella successiva, come accaduto di recente al Foggia. Casi completante diversi, però: l’illecito contestato ai satanelli è di natura amministrativa e non sportiva, ma prattutto risale a stagioni passate. Il Parma, qualora il Tribunale federale dovesse confermare le accuse mosse dalla Procura, rischierebbe seriamente di scontare la pena nella classifica del campionato da poco concluso, non in quello della prossima stagione. Almeno, stando al principio dell’afflittività della sanzione, un’eventuale penalitaà ndrebbe assegnata nello scorso torneo. Questo è quello che spera il Palermo, basandosi anche sulle violazioni segnalate dal procuratore federale. Per Calaiò, l’autore degli ormai famosi messaggi rivolti al pippein, De Col e Claudiein Terzi, l’accusa è quella di avere posto in essere atti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara, tentando di ottenere un minor impegno agonistico da parte dei calciatori dello Spezia, per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell’incontro e, in particolare, inviando a tal fine a Filippo De Col, qualche giorno prima della gara, messaggi a mezzo dell’applicativo di messaggistica WhatsApp. Una violazione dell’articolo 7 del codice di giustizia sportiva, stando alle accuse della Procura, secondo cui “il compimento con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo” e “le society e i soggetti che commettono direttamente o che consentono che altri compiano, a loro nome o nel loro interesse, i fatti di cui al comma 1 ne sono responsabili. Ecco dunque che si passa al Parma, che è appunto responsabile e deve rispondere della presunta violazione dell’articolo 4, secondo cui società rispondono oggettivamente, ai fini disciplinari, dell’operato dei dirigenti, dei tesserati e dei soggetti”. Le sanzioni previste, qualora il club dovesse essere riconosciuto colpevole, vanno dall’ammonizione all’ammenda (con o senza diffida) fino alla penalizzazione di uno o più punti in classifica. Ma la penalizzazione sul punteggio pub essere fatta scontare tutta o in parte, stando al testo dell’articolo 18, nella stagione sportiva seguente, qualora si appalesi inefficace nella stagione sportiva in corso”. Nel caso del Parma, dovesse arrivare un solo punto di penalità, la sanzione sarebbe appunto inefficace, perché finirebbe al terzo posto in classifica. Non potendosi certo disputare nuovamente i play-off, sarebbe la prima avente diritto alla promozione. Dal -2 in poi, gli scenari cambierebbero drasticamente: al terzo posto finirebbe il Palermo e a quel punto sarebbero i rosa a prendere il posto del Parma in Serie A, sempre che la penalizzazione venga fatta scontare nel campionato 2017-18″.
