Zamparini e la conferma di Tedino: scelta voluta o obbligata?

Il Palermo è reduce da tre sconfitte consecutive che hanno fatto guadagnare sei punti di distacco ad Empoli e Frosinone, rispettivamente al primo e al secondo posto. La sconfitta con i toscani è stata la prima del miniciclo negativo, ma se contro gli azzurri ci si poteva aspettare un ko, non è così per le altre due. La gara contro il Foggia è stata gestita male. L’espulsione di Coronado ha sì condizionato l’esito del match, ma Tedino e i suoi avrebbero potuto fare meglio. Quella contro il Perugia è stata invece una gara sfortunata, che ha comunque contribuito ad ampliare la crisi.

Dopo la sconfitta contro gli umbri Zamparini ha deciso di mandare la squadra a Coccaglio per ricompattarla in vista della dedicata sfida contro Pro Vercelli, ma le continue voci sul possibile allontanamento di Lupo non fanno certamente bene, così come quelle sull’esonero di Tedino. Voci prontamente stoppate dal patron, che vuole continuare così, senza smontare nulla. Sicuramente lo Zamparini di prima avrebbe già “fatto fuori Tedino” visti gli ultimi deludenti risultati, quello di oggi, invece, no; sta di fatto che l’imprenditore friulano ha sorpreso tutti ed è probabile che alla base della sua decisione ci sia l’aver capito che lasciar lavorare tranquillamente lo staff tecnico può dare più benefici dell’esonero.

Sin da subito Zamparini ha detto di credere molto in Tedino (così come avvenuto con i predecessori dell’ex Pordenone), ma la scelta di confermarlo alla guida del Palermo potrebbe avere due letture distinte e separate. La prima, di natura prettamente economica, è che “oggi” il patron rosanero non potrebbe più permettersi di cambiare allenatori come fatto in passato. La seconda, invece, è che pensi davvero che Tedino sia l’uomo giusto, quello su cui scommettere dall’inizio alla fine del campionato. Tra questi dubbi la certezza è una: Zamparini ha voglia di risalire in serie A ed anche per questo motivo in questi giorni starà vicino alla squadra.