Pomini in sala stampa: «Play off? Nessun verdetto è scritto. Differenze Stellone-Tedino…»

Alberto Pomini, estremo difensore del Palermo, è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa. Il portiere rosanero ha parlato del pareggio contro il Cesena, dell’eventualità di disputare i play off e non solo. Ecco tutte le dichiarazioni raccolte in sala stampa dalla redazione di Ilovepalermocalcio:

ULTIMA SETTIMANA: «Ci prepariamo a giocare e vincere venerdì, dopo vedremo. Abbiamo bisogno della vittoria anche per trovare un po’ di fiducia, dobbiamo darci delle risposte e vincere venerdì. Il resto è contorno che non deve interessarci»

GIRONE DI RITORNO: «E’ normale che ognuno di noi si sia fatto un piccolo esame. Forse l’errore più grande è stata la troppa sicurezza di noi stessi. Nel momento in cui è arrivato un momento di difficoltà, che si sapeva sarebbe arrivato, non siamo stati forti nell’uscirne subito. E’ difficile tornare indietro ed analizzare momento per momento. E’ un mordersi la coda. Abbiamo una partita venerdì, cercheremo di affrontarla nel migliore dei modi e di vincerla, da sabato mattina penseremo al resto»

PLAY OFF: «Arrivati a questo punto l’entusiasmo e la voglia di andare in A deve essere sopra ogni cosa. Volevamo salire in A direttamente, se dovessimo fare i play off ci proveremo. Venerdì nessun verdetto è ancora scritto, abbiamo voglia e diritto di vincere e provarci fino alla fine. Parliamo di play off oggi, magari sabato non ce ne sarà bisogno. Se non arriveremo terzi o quarti dovremo giocare subito. Se ci pensiamo già ora si perde la bussola»

PERSONALITA’: «Sulla partita di Cesena dico che la prestazione c’è stata alla grande, meritavamo di vincere. Se dobbiamo analizzare solo il risultato è chiaro che non siamo contenti. Ma c’è poco da rimproverare. Nel secondo tempo siamo stati meno lucidi del primo, con la vittoria avremmo parlato di un Palermo rinato davanti a 25mila persone. Il risultato è normale che condizioni il giudizio, io penso che da quando è arrivato Stellone la partita col Cesena è stata la migliore. Abbiamo concesso meno e creato maggior numero di palle gol. La prestazione mi è piaciuta tanto, rimane il rammarico di non avere vinto. Gli uliti 20-25 minuti c’è mancata la forza di andare in pressing, la stanchezza si è fatta sentire. Lavoreremo anche per migliorare in questo».

SENZA FORZA: «Ne abbiamo ancora, avoglia! Il calcio è bello perché alla fine ti dà la possibilità di dimostrare il contrario. Sicuramente siamo arrivati col fiato corto con i tanti infortuni. Per 6-7 partite abbiamo avuto 10-12 giocatori assenti. Siamo arrivati un po’ più stanchi nei secondi tempi, ma abbiamo energie mentali. Dobbiamo tirarle fuori. Resto del concetto che non dobbiamo pensare ai play off ma alla partita di venerdì. Da Cesena sono uscito in maniera positiva, con la sensazione di una squadra in crescita nonostante il risultato. A Salerno cercheremo di dar il massimo. La squadra ha voglia di un risultato prestigioso, a seconda di come arriverà».

CAMPIONI DI INVERNO: «Se dobbiamo soffermarci su queste cose si sbatte la testa contro il muro. Non c’è tempo per tornare indietro o recriminare. Se oggi siamo qui a dover sperare nei risultati degli altri significa che è mancato qualcosa a noi giocatori. In certi momenti non siamo riusciti a portare al massimo il frutto del nostro lavoro, ma è inutile recriminare. Abbiamo solo bisogno di rimanere compatti con entusiasmo. Bisogna arrivare pronti ad ogni cosa».

MENTAL COACH, TEDINO E LUPO VIA: «Ognuno in una società ha i propri compiti, il nostro è dare il massimo in campo. Non ci guardiamo indietro. Credo che l’andamento dell’annata sia stato da squadra che ha dimostrato il proprio valore, di potersela giocare fino alla fine. Anche orche Empoli a parte, tutti abbiamo tenuto lo stesso passo. Siamo tutti lì a giocarci il campionato dopo 41 partite. C’è da giocare fino alla fine, tutti abbiamo giocato positivamente».

CORONADO: «E’ un ragazzo intelligente, sa che la considerazione che abbiamo di lui e che tutta la città ha di lui non può essere legato ad un rigore sbagliato. Per buona parte della stagione è stato il nostro trascinatore. Ha fatto nove gol, sicuramente sarà uno di quei giocatori che avrà tanto da dire. Comprendo la sua delusione, fosse capitato a me sarei deluso. Deve avere la forza di reagire e l’avrà, non mi pongo neanche il problema che possa andare in crisi»

SPOGLIATOIO: «Lo spogliatoio ci crede. Se gli altri saranno più bravi batteremo le mani»

ESPERIENZA PLAY OFF: «Ho giocato 5 play off, 2 in B e 3 in Serie C. Sono partite più cariche di tensione, sono una sorta di finale. Prima arriviamoci, in quel caso saremo pronti. Non penso serva particolare esperienza, solo tanto entusiasmo perché la serie A è ancora lì».

DELUSIONE TIFOSI: «Venerdì i tifosi sono venuti a caricarci. Sabato lo stadio pieno ha dato grande emozione e carica. Una parte dello stadio è normale che abbia espresso la propria delusione. Ringraziamo i nostri tifosi, dalla nord abbiamo sentito applausi ed incitamenti. Ci hanno dimostrato di aver capito che anche i momenti di difficoltà possono arrivare. Dobbiamo ripartire da qui per renderli felici, è normale che si aspettavano di più. In casa nelle ultime partite abbiamo ottenuto meno di quello che pensavamo, ma non penso che sia stato perché sentivamo la pressione della gente. E’ stata una coincidenza, è difficile trovarne i motivi. Dobbiamo rimboccarci le maniche e andare avanti».

MANCANZA DI LUCIDITA’: «Negarlo sarebbe come nascondere la testa sotto la sabbia. Sono l’ultima persona che può dire se è stanchezza accumulata o problema nella preparazione. Siamo seguiti da gente preparata che ci aiuterà a migliorare fisicamente. Gente che lavora anche più di noi. Ci affideremo a loro per dare il massimo tutti insieme».

PATTO PER LA PROMOZIONE: «L’abbiamo già fatto dentro di noi, nello spogliatoio ci siamo detti tutto. Potevamo fare di più, ma sappiamo che è inutile recriminare. Dobbiamo guardare avanti e cercare di migliorare partita dopo partita».

SQUADRA DA EVITARE AI PLAY OFF: «Se dovessimo andarci, non c’è una preferenza».

STELLONE: «Quando cambia l’allenatore cambia tutto. Il lavoro di Tedino è stato importante. Quando viene cacciato un allenatore, la responsabilità non è solo sua ma di tutti. Ci siamo fatti un esame di coscienza, era anche un fallimento dei giocatori. Con l’allenatore nuovo riparte una nuova parentesi della stagione. A livello tattico è cambiato. Ha portato entusiasmo, era fermo da un anno ed aveva voglia di ricominciare e vincere questa sfida. Non è semplice, ci sono tante insidie anche se da fuori sembra facile. Stellone ha portato la fiducia che avevamo perso. Ci martella dalla mattina alla sera con video tattici e lavoro sul campo, Ci sta facendo lavorare con attenzione maggiore. Abbiamo bisogno di una guida e lui ci sta dando una cosa in più».

MESSAGGIO A FOGGIA E SPEZIA: «Non penso ce ne sia bisogno. Ogni giocatore ha voglia di fare il massimo per dimostrare il proprio valore. Non ho dubbi. A nessuno piace perdere, tutti combatteranno. Per la squadra e per un orgoglio personale. Anche la Salernitana avrà voglia di chiudere il campionato al meglio in casa, non c’è niente di strano. Dobbiamo essere bravi noi ad arrivare meglio di noi e cercare di ottenere una vittoria che ci darà morale e chissà cosa porterà».