Palermo, chi l’avrebbe mai detto?

Chi l’avrebbe mai detto? Chi avrebbe mai detto che il Palermo sarebbe stato campione d’inverno? Chi avrebbe mai detto che Lupo e Tedino sarebbero state le armi vincenti del Palermo? Semplice, nessuno. Anzi no, forse solamente Zamparini. Sì, perché il patron fin dal primo momento ha creduto nelle loro potenzialità. Non solo tecniche e professionali, ma anche umane. E, probabilmente, questa è stata l’arma vincente.

Il 22 giugno, quando sul sito della società di viale del Fante è apparso il comunicato che ufficializzava Lupo e Tedino, la città e la tifoseria non reagirono benissimo. Agli occhi di tutti era una scelta che indicava il ridimensionamento della società: Lupo, era stato ds solamente di piccole realtà, Tedino allenava il Pordenone in serie C. Eppure i due dopo 21 giornate hanno fatto ricredere tutti e sono riusciti ad instaurare con Zamparini un rapporto lavorativo che i loro predecessori non erano mai riusciti ad avere, se non a tratti.

21 turni di campionato che hanno dimostrato la bontà delle scelte operate dalla società: dalla conferma di Posavec al ritorno di Struna, per poi passare dall’acquisto dei tre polacchi. Nonostante le tantissime defezioni avute durante il corso di questa prima metà della stagione i rosanero hanno dimostrato di essere la squadra più forte, sia per quanto riguarda i singoli, sia il gruppo. L’unione e l’amicizia che lega l’intera squadra è qualcosa che non si vede tutti i giorni, Tedino è un grande motivatore e Lupo è il giusto collante tra la squadra e la società.

Anche la vittoria di ieri sulla Salernitana è sintomo di ciò. I rosanero sono stati bravi a soffrire nella ripresa, quando gli ospiti sembravano sul punto di trovare il pari, per poi chiudere la gara nei minuti finali. Tre punti che incoronano il Palermo campione d’inverno con 39 punti all’attivo e con la miglior difesa del campionato insieme al Parma. Le due lunghezze di vantaggio sul Frosinone e le cinque sull’Empoli terzo in classifica garantiscono ai rosanero di poter affrontare con serenità il girone di ritorno, ma bisogna sempre stare sull’attenti come ha spiegato Tedino al termine della gara contro i granata: «In B non puoi mai spegnere la luce, basta una palla inattiva per metterti in difficoltà».

Probabilmente il Palermo non vincerà questo campionato di B con 10 punti di vantaggio sulla seconda, come tuonò Zamparini in estate. Ma una cosa è certa, da questo punto può partire un nuovo ciclo per il Palermo. Un Palermo meno segreto, un Palermo più umano e meno superstar. Nessuno avrebbe pensato questo sei mesi fa, il tempo ha dato ragione a Zamparini. Adesso bisogna proseguire su questa linea, in maniera tale da poter ripete a fine stagione… chi l’avrebbe mai detto?