Moreo si presenta: «Voglio la serie A con il Palermo, ho detto subito sì. Tutto sulle mie caratteristiche»

Stefano Moreo, nuovo attaccante del Palermo, è stato presentato oggi alla stampa. Ecco tutte le sue parole raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio in sala stampa:

ASPETTATIVE: «A Venezia avevo trovato il mio spazio, giocavo con continuità. A Palermo voglio entrare in campo dall’inizio, so che c’è concorrenza ma sono venuto qui anche per migliorare. Mi metto a disposizione della squadra e spero di dare il mio contributo per la serie A. Considero Palermo un club di serie A, la B non è il suo posto. Non ci ho pensato due volte ad accettare, c’è voglia di tornare in alto e da qui sono passati grandi giocatori. Per chi sogna di giocare in serie A il Palermo è l’ideale».

NESTOROVSKI: «Le scelte le fa il mister, sarà un grande piacere giocare al suo fianco o al suo posto. Darò il massimo ogni giorno per ritagliarmi il mio spazio».

PRIMI GIORNI: «Il direttore mi aveva già detto che questa squadra ha un gruppo unito, sin da subito sono stati tutti carini con me. Nella partitella mi sono integrato subito, la palla arrivava sempre. E’ una cosa molto positiva, qui posso migliorare tanto e sono contento».

PALERMO-VENEZIA: «A Palermo col Venezia è stata una partita strana, uno 0-0 tirato in una gara difficile. Mi hanno impressionato quasi tutti, la prestanza fisica è davvero importante. Jajalo, Coronado, Struna con cui era difficile giocare».

RUOLO: «Sono diventato una prima punta, ho tanta corsa e mi muovo molto per il campo. Qualche anno fa ero il classico esterno destro da 4-4-2. Mandzukic? E’ un paragone che fanno in tanti, per il modo in cui mi esprimo sul campo, ovvero tanto sacrificio per la squadra. Corro fino alla nostra area di rigore se serve e poi per le palle alte. A me piace molto».

TEDINO: «Non ho aneddoti, ci siamo parlati un attimo, ma non molto. Mi ha detto che mi troverò benissimo e che ci sarà da lavorare e impegnarsi».

9 COME TONI: «E’ sempre stato il mio numero preferito, ho sempre provato a prenderlo ma me lo portava via qualcun altro più importante. Sono felice di averlo preso, ma è un numero sulle spalle. Spero che porterà bene».

MIGLIORARE: «Tre gol nel girone d’andata sono pochi, devo migliorare sotto porta perché corro tanto e arrivo stanco. Devo correre meglio per risparmiare energie».

PALERMO: «Considero Palermo un grande traguardo oltre che un punto di partenza. Dopo l’infortunio che ho avuto ho deciso di rilanciarmi in Lega Pro e riprendere la forma fisica. Questo mi è servito molto per migliorare. Poi sono tornato in B ed essere chiamato dal Palermo è stata una grandissima soddisfazione. Del Palermo ho saputo due giorni prima di partire, è stata una trattativa veloce».

INZAGHI: «Devo molto a lui, mi ha lanciato in questo anno e mezzo. E’ una bellissima persona che ringrazio molto, mi ha lasciato parecchio per il suo modo di stare in campo. Ci fa vedere come non mollare mai e credere su una palla che sembra persa. La sua forza era quella. Spero di metterla in pratica. Movimenti? Mi ha fatto vedere tanti movimenti, come scattare sulla linea del fuorigioco che prima non conoscevo bene.Ho saputo che Inzaghi non voleva lasciarmi andar via, ma alla fine era contento per me. Era soddisfatto, ha detto che rimarremo in contatto».

SERIE B: «Il Venezia poteva fare molto di più, fino a qualche mese fa eravamo davanti. Poi la vittoria non arrivava più, spero che risolvano al più presto. Il Palermo è difficilissimo da affrontare, poi c’è il Frosinone che lotterà per vincere. Anche l’Empoli è una grandissima squadra. Dobbiamo stare molto attenti».

RINAUDO E TIFOSI: «Rinaudo mi ha detto che mi troverò benissimo perché è una città fantastica e si respira il calcio vero. Ai tifosi del Palermo dico che sono qui per dare tutto quello che posso alla squadra, darò il mio contributo per conquistare la serie A».