Zamparini in conferenza: «Via Ballardini, vi presento Guillermo Schelotto. Con lui il Palermo al top in tre anni. A giugno nuovi ingressi in società. Sorrentino…»

Un fiume in piena Maurizio Zamparini che questo pomeriggio ha tenuto a sorpresa una videoconferenza presso la sala stampa del Tenente Onorato. Direttamente dal Friuli, il patron ha annunciato alla stampa il nome del nuovo tecnico, Guillermo Barros Schelotto in arrivo direttamente dall’Argentina. Il numero uno di viale del Fante si è espresso anche in merito al rifiuto di Iachini, all’esonero di Ballardini raccontando i retroscena della lite tra l’ormai ex tecnico rosanero e Stefano Sorrentino. Questo e molto altro nelle parole del patron raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio.com:

NUOVO ALLENATORE: «Faccio una premessa. Vi ho convocati perché dopo la vittoria di ieri e i fatti dell’altro ieri e le parole di sorrentino in tv, ho dovuto passare una nottata in bianco pensando ad una soluzione e oggi ho trovato la migliore. Le disgrazie non vengono mai per nuocere, nonostante non ci fosse stato l’allenatore in campo ieri la squadra ha fatto una buona gara. Circa un mese fa è venuto a casa mia un importante allenatore argentino, Guillermo Schelotto, al quale avevo parlato del progetto del Palermo, di un Palermo che con innesti nuovi sarebbe diventato da Europa. Con questo allenatore avevamo raggiunto un accordo per giugno e in questi mesi avrebbe lavorato al mio fianco sul mercato. Ma visto l’accaduto di questi giorni ieri l’ho chiamato. In più in casa abbiamo il vice di Iachini, Viviani che conosce benissimo la squadra, quindi affiderò la squadra ad entrambi. Viviani aiuterà questo nuovo allenatore a lavorare. Schelotto arriverà dopodomani, magari a Genova non sarà in panchina ma in tribuna, ma conoscerà la squadra prima. Contro l’Udinese sarà in panchina. Rischio? Non ho paura dei rischi, perchè ci sarà Viviani, c’è Sorrentino e Vazquez a guidarlo. Credetemi, era più rischioso restare con Ballardini».

VIVIANI: «Guillermo Schelotto il nuovo allenatore, è il terzo giocatore più titolato in Argentina, ha conquistato una Coppa Sudamericana cioè la nostra coppa Uefa e la semifinale della Copa Libertadores. Per cui è un allenatore di spessore che nella nostra riunione alla mia domanda “perché vieni a Palermo?” mi rispose perchè voglio conoscere il calcio italiano. Con lui il Palermo può diventare top. Verrà per un programma di tre anni. I giocatori che stiamo prendendo li ha già approvati. Ha un grande entusiasmo per la sua età e una grande esperienza. Viviani attualmente si trova in America, rientrerà domani o dopodomani, il nuovo tecnico sarà a Genova domenica e poi firmerà il contratto. Ho anche chiesto consiglio a Vazquez essendo argentino come lui. Voglio fare un Palermo diverso, quindi abbiamo anticipato di sei mesi quello che avremmo fatto a giugno. Il lavoro sarà di gruppo, le decisioni vengono presi insieme, lui è l’allenatore ma prima dovrà confrontarsi con me. Il primo allenatore sarà sicuramente Schelotto».

BALLARDINI: «Si è auto esonerato. Io e i miei avvocati stiamo studiando la risoluzione del contratto, perché un allenatore non si può comportare così. Le parole del capitano sono state esplicite, non aveva la stima della squadra. Ho pensato di richiamare Iachini, anche se penso ancora quello che pensavo di lui quando lo ha esonerato. Con noi ha avuto un’occasione importante, essendo molto giovane sa che l’esperienza con noi lo formerà negli anni per approdare in un grande club».

IACHINI: «Risoluzione? Non lo so, dipenderà da lui. Io gli chiederò di risolvere il contratto per liberarsi lui e per risparmiare noi. Ci lega una grande amicizia, solo non condividiamo gli stessi pensieri. Iachini ha perso la dimensione quando ha pensato di essere lui l’autore del bene di questo Palermo. Pensava ormai di essere diventato talmente bravo che pensava tutti gli facessero ombra. Pensava gli facesse ombra Gerolin che non farebbe male a una mosca. Sentiva l’ombra di alcuni giocatori e di alcuni miei collaboratori. Vedeva degli spettri che non c’erano. Così come Ballardini, se per Iachini c’erano giocatori succubi dei propri procuratori, per Ballardini i giocatori stessi».

BALOGH: «Se sono preoccupato? L’intervento nel mercato l’ho io indipendentemente dai tecnici, Iachini non mi ha posto nessuna richiesta, sono io che ho deciso di lasciarlo a casa, io ho portato a Palermo giocatori buoni. Balogh sarà il nuovo Cavani, che l’ho pagato 5 milioni e sarà la nuova punta di diamante di questo Palermo. Io di calcio ne capisco. Stiamo chiudendo per giocatori importanti, in difesa ho bisogno di un centrale, ma per giugno. Stiamo prendendo un sostituto di Lazaar, un secondo centrocampista. Li stiamo prendendo tutti di qualità, Schelotto sa che la nostra è una buona squadra. Gli arrivi non sono stati chiesti da nessuno, è la politica di Zamparini».

ESCLUSI: «La scelta dei fuori rosa l’ha presa Ballardini, ma tutti sapevamo che Maresca e Daprelà non facevano più parte del Palermo. Dispiace solo per Rigoni che è andato via. L’avevo richiamato per reintegrarlo, ma lui mi disse “Presidente mi lasci andare, a Palermo restano solo chi vuole restare”, quindi l’ho lasciato partir

IMPRENDITORI: «Schelotto fa parte di quel progetto in cui voglio coinvolgere degli imprenditori. E sono sicuro che da qui a giugno entreranno al mio fianco degli imprenditori».

SQUADRA GIOVANE: «Stiamo per chiudere per Cionek è una buona riserva. Augustinsson? Lo stiamo trattando, spero di chiuderlo in settimana, quando dico un nome e gli altri lo vengono a sapere me lo soffiano. Squadra giovane? Il portiere da che mondo e mondo è un ruolo che si fa dai 30 anni in poi. Il centrocampista no, l’attaccante appena un po’. Io sono un po stanco di leggere che il Palermo è giovane, vedete Napoli, Udinese. Noi abbiamo Struna che ha 25 anni, Goldaniga 22 e via dicendo tutti gli altri, Morganella ne ha 27, abbiamo una media che si alza con Sorrentino e Gilardino. Io penso che un giocatore sia giovane a 18-19, ma a 23 anni è pieno delle sue facoltà. Penso di capirne di calcio e so quanto è importante avere un giocatore di esperienza. Io volevo tenere Rigoni per questo. Nel calcio di oggi è importante la corsa. Nel calcio di oggi chi vince ha ragione chi perde ha torto».

RAPPORTO CON LA CITTA’: «Il disamore della tifoseria è un problema culturale del calcio non di Palermo, esempio sono i fischi per la Fiorentina. Non vi vergognate a Palermo se i tifosi fischiano. Prendiamo esempio dall’Inghilterra. Vi invito tutti nella mia amministrazione a vedere i bilanci di Palermo da quando ci sono io. Sono stanco di sentire ca***te in merito, i tifosi devono capirlo. Questo purtroppo è il nostro paese che manca di cultura è una normalità del nostro calcio».

RINNOVO SORRENTINO:  «Non c’è molta distanza tra di noi. Ho grande stima di Sorrentino, abbiamo un grande rapporto e nella mia prospettiva c’è il suo rinnovo. Abbiamo preso il giovane croato (Posavec, ndr). A Sorrentino gli avevo chiesto di fare da papà a questo ragazzo e questa è la nostra politica».

SENSI-CRISTANTE: «Sensi fa parte un pò della galassia dei miei amici, io avevo bisogno di sostituire Maresca, ma alla fine ho optato per Cristante. Sensi alla fine ha scelto tra il Palermo e la Juventus, mi hanno chiesto di collaborare con i bianconeri, ma non faccio da balia a nessuno, i giocatori sono i miei e basta».

GEROLIN: «Mi ha dato una grande mano, in futuro non so se avrò bisogno di un ds, vedremo a giugno, per ora è lui il nostro direttore sportivo»

GUIDOLIN: «C’è stato un colloquio ad inizio stagione e l’avrei preso subito. Ma mi sembra che non abbia più voglia di faticare in un club come Palermo, abbiamo parlato per un futuro con lui, non come allenatore ma come dirigente».

FIGURA DIRIGENZIALE: «Io non riesco ad avere il controllo di tutto e non ne ho neanche più la voglia di fare avanti e indietro in aereo. La settimana scorsa ho chiesto a Trapattoni di fare da presidente e mi ha detto che al momento non può. Cerco una figura dirigenziale che faccia le mie veci, spero di trovarla. Quando entreranno gli imprenditori ne avrò bisogno».

LITE SORRENTINO-BALLARDINI: «Sono cose che nel calcio succedono, ormai nel calcio i media sanno tutto e fanno uscire tutto. Vi racconto com’è andata: io sono andato a trovare la squadra venerdì in ritiro a Coccaglio e ho parlato con Ballardini, ad un certo punto mi ha detto che aveva dei dubbi circa l’impiego di Sorrentino al Bentegodi e io gli ho detto: “mi faccia la cortesia, abbiamo già troppi casini le sembra il caso di lasciarlo fuori?” Pensavo di averlo convinto. Poi però la sera il tecnico stesso ha riferito al preparatore Vincenzo Sicignano che avrebbe lasciato in panchina il capitano. E lui lo ha riferito al diretto interessato. Poi prima dell’allenamento di sabato Ballardini ha chiamato a colloquio sia Sorrentino che Colombi parlandogli dei suoi dubbi. E lì Sorrentino gli ha detto che in realtà sapeva già tutto e da li sono nate brutte. Hanno sbagliato in due. Ha sbagliato prima Ballardini a non essere leale e anche Sorrentino a perdere le staffe. Poi quando succedono queste cose, le discussioni vanno a degenerare. E’ successa una lite, io non ne sapevo nulla. Domenica mi ha chiamato Cracolici dicendomi che Sorrentino era stato messo fuori rosa da Ballardini. Al che ho chiamato Gerolin dicendogli che se non avesse giocato Sorrentino avrei mandato a casa sia lui che l’allenatore. L’indomani Ballardini ha fatto scena muta, ma è stata una reazione derivante da questi accaduti. Si sentiva sempre in bilico».