Vivarini: «Super Parma, ti sfido. Lottiamo contro società con budget 4-5 volte superiore al nostro»

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Catanzaro e riporta un’intervista a Vincenzo Vivarini.

Cruijffi sta fi no al midollo. Vincenzo Vivarini non ha mai accettato il principesco “il fine giustifica i mezzi” e con i mezzi ha sempre provato a divertirsi, divertendo i propri tifosi e facendo innamorare ancora di più i calciatori della loro già grata professione.

Proprio come succedeva all’Olandese volante o un altro visionario come Zdenek Zeman: lavorare con l’attuale tecnico del Catanzaro può essere più faticoso rispetto alla media, ma solo fino a quando non entri nel suo ordine di idee che non prevede solo difendere e attaccare, ma anche organizzare e, soprattutto, capire: «Mi ispiro molto al calcio spagnolo e in particolare a quello di Johan Cruijff . Conosco bene la storia della ‘cantera’ del Barcellona, mi appassiona. È stato lui a ispirare il calcio moderno».

Si spiega così il gran bel campionato di una squadra che, nonostante il terzo monte ingaggi più basso della Serie B, non è mai uscita dalla zona playoff : «Siamo qui per lottare, sempre».

Lunedì ha l’occasione di prendersi la rivincita sul Parma dopo la batosta dell’andata al Ceravolo (0-5). Alla fine di quella partita ci tenne a dire che non vedeva l’ora di giocare di nuovo contro di loro. È pronto? «Non mi è andata giù quella gara. Le migliori occasioni all’inizio le avevamo avute noi. Ma le partite sono così e anche se tu domini loro, poi, magari ti mettono in difficoltà grazie alle loro grandi individualità. Ma eravamo all’inizio, stavamo scoprendo la Serie B».

Il vero campionato del Catanzaro iniziò in quel momento. «Quest’anno siamo partiti con tanti punti interrogativi, scommesse e dubbi su se potevamo essere competitivi anche in B e, quindi, simo partiti un po’ con il freno a mano tirato. Dopo quella partita, però, c’è stata la consapevolezza che se non spingevamo al massimo e se non miglioravamo alcuni aspetti le cose sarebbero state molto difficili per noi. È stata una sconfitta molto salutare sia per noi che per i tifosi perché ci ha fatto capire fi no in fondo quali erano le difficoltà di questo torneo».

Si trova proprio bene al Sud. «Tutto il Sud in generale ha una mentalità che a me piace. Sono passionali, attaccati ai valori e a me piace il calcio che si vive qui, quello molto caldo che ti appassiona e ti dà quella motivazione in più che è indispensabile per giocare bene. Com’è indispensabile la spinta che ti dà il nostro pubblico».

Sul 5-0 a favore del Parma, il Ceravolo non ha mai smesso di cantare. Al Tardini il settore ospiti è stato ampliato per i vostri tifosi. «Il Catanzaro ha il calcio nel dna. Quello che è successo all’andata è una dimostrazione d’amore e di consapevolezza delle difficoltà che avevamo e questo mi inorgoglisce. Sono stati loro a darci la spinta per riprendere il nostro cammino. Nella classifica sui tifosi che seguono le squadre in trasferta, i nostri sono al 2° posto dietro solo alla Sampdoria. E questo è straordinario considerate le grandi piazze che ci sono in B».

L’obiettivo salvezza è stato raggiunto in largo anticipo. Catanzaro sogna la A. E Vivarini? «La salvezza, all’inizio, la vedevamo come un obiettivo quasi irraggiungibile, ma oggi sappiamo affrontare anche le squadre che hanno un budget di quattro o cinque volte superiore al nostro. Ma preferisco vivere alla giornata perché se ti crei illusioni puoi perdere il lume della ragione e se le cose cominciano a non andare bene ti deprimi e vai in difficoltà».

Può, quantomeno, assicurare che rimarrà a Catanzaro comunque vada a finire? «Il calcio mi ha riservato sempre grandi sorprese, sia positive che negative. A Catanzaro si sta bene, ci sono tutti i requisiti per poter fare anche meglio. E, quindi, in questo momento sono sereno».