Tuttosport: “Caos Corini. Si scaglia contro la società. Zamparini riflette, i rinforzi si complicano…”

“La salvezza che ormai è quasi un miraggio, con l’Empoli distante undici punti. Lo stadio vuoto, ma con il poco pubblico che si preoccupa solo di contestare la società. Un mercato complicato anche dalla necessità di cedere i giocatori migliori per fare cassa. Ecco, ce n’è abbastanza per definire (sportivamente, per carità) disperata la situazione del Palermo. Eppure ad addolorare – una espressione che usa spesso – Eugenio Corini non è tanto questo insieme di situazioni, quanto la mancanza di un percorso condiviso lungo il quale percorrere la strada futura del Palermo: con lui o senza di lui, ma soprattutto con chiarezza. Discorso programmatico Quello che pronuncia Corini in sala stampa, dopo la sconfitta con l’Inter, ha tutta l’aria di un discorso programmatico attraverso il quale vuole mettere il presidente Maurizio Zamparini con le spalle al muro: «Dimissioni? La mia è una valutazione più ampia. Io amo il mio lavoro, lo sento dentro. Qui metto anche qualcosa in più perché amo questa città che mi ha dato tanto. Se ci metto la faccia voglio sentire qualcosa di più. Non sono capace a fare l’attore, io voglio bene a questo club. Dobbiamo parlare con la società e capire cosa vogliamo fare. Dobbiamo salvare la nostra dignità perché c’è ancora un intero girone da giocare. Dopo Empoli volevo andarmene perché sentivo che qualcosa si era rotto: volevo che città e squadra tornassero a essere un corpo unico, e il fatto di non esserci riuscito rappresenta la mia sconfitta più grande. L’ambiente conosce Corini, purtroppo le ultime sconfitte hanno incrementato la distanza con le altre. Sarebbe sterile parlare di una panchina a rischio ogni domenica. La società deve capire su chi puntare e come affrontare questa parte di stagione. Se dovesse esserci anche solo l’uno per cento di possibilità di salvarci saremmo obbligati a dare tutto. Altrimenti io non ci sto». Basta graticola Vuole un progetto, Corini, e non restare sempre sulla graticola: «No, guardate, che senso avrebbe sostenere ancora che l’ultima spiaggia è col Napoli o la partita dopo? Tutto questo si riflette sulla squadra che respira incertezza, mentre il gruppo ha bisogno di avere un capo, qualcuno in cui riconoscersi e per cui lottare. Parliamoci chiaro: salvarsi sarebbe un miracolo sportivo e accompagnare in B la mia squadra, questa squadra, è una cosa che mi addolora moltissimo. Però sono pronto a combattere a fronte di un progetto che salvi la dignità e la speranza». Alle parole ha fatto seguito il confronto. Ieri sera Corini si è immediatamente riunito con Nicola Salerno, ds fresco di insediamento, per capire le intenzione della società. Le indiscrezioni raccontano di uno Zamparini silenzioso che ha rimandato a oggi l’incontro con l’attuale tecnico, ma che comunque continua a caldeggiare l’idea di un nuovo cambio in panchina con la (ri)chiamata di Ballardini. La variabile, ovviamente, è il ds Nicola Salerno, mentre tutta questa insicurezza complica il mercato e gli arrivi dei possibili rinforzi.”. Questo quanto si legge su “Tuttosport”.