Turris: iscrizione in serie C a rischio. Colantonio non esclude l’addio

In casa Turris tiene banco la questione stadio. Il club continua a ricevere una raffica di “no” sulla concessione di altri impianti. La società campana ha un disperato bisogno di indicare uno stadio a norma per potersi iscrivere alla prossima Serie C. L’iscrizione al prossimo campionato di C è a rischio e il presidente Antonio Colantonio lancia l’allarme tramite il canale ufficiale della società: “Devo essere sincero con i tifosi: ad oggi, dobbiamo purtroppo cominciare anche a pensare ad una possibile rinuncia al campionato di C per salvare almeno il diritto della Turris a partecipare ancora alla serie D, chiaramente non più con il sottoscritto alla presidenza. Mi preme prospettare questo scenario con qualche giorno d’anticipo rispetto alle scadenze sempre più imminenti. Al contempo, agli stessi tifosi ribadisco che non lasceremo nulla di intentato e che continuiamo incessantemente la ricerca di un impianto cui appoggiarci, in via del tutto eccezionale e temporanea, anche fuori dalla regione Campania. Ringrazio comunque l’amministrazione comunale di Torre del Greco che, seppur non esente da responsabilità in questa paradossale situazione, si sta prodigando insieme a noi allacciando contatti con altre città e accompagnandoci ai vari incontri istituzionali, risultati però ad oggi infruttuosi”. L’annuncio di un possibile disimpegno prima del weekend, seguito dalla ricerca di un nuovo impianto a norma per evitare il declassamento. Il tutto dovrà essere completato entro il 5 agosto, pena il pagamento di un’ammenda di diecimila euro. In ogni caso, non sono mancati i ritardi per l’ottenimento della certificazione, ma Palomba respinge ogni accusa: “L’Amministrazione è la prima interessata affinché la Turris si iscriva, avendo destinato una parte importante dei fondi pubblici sullo stadio – riporta “Sportmenews.it” – . Lo dimostra il fatto che abbiamo già proceduto anche all’appalto sui sediolini, la cui installazione partirà fra pochi giorni, cosa che avremmo potuto fare anche più avanti, visto che la Lega ci ha dato tempo fino a febbraio. La certificazione del sintetico comportava una spesa di 10 mila euro + IVA che avremmo potuto giustificare solo con l’effettiva promozione in serie C. E l’abbiamo sostenuta subito dopo il sopralluogo della Lega Pro al Liguori. Adeguare questo stadio ai numerosi criteri infrastrutturali richiesti della Lega, sia dal punto di vista economico ed amministrativo, non è una cosa assolutamente semplice per un comune. L’imprevisto è da mettere in conto, ma sfido chiunque a mettere in dubbio la nostra volontà”. Adesso non rimane che attendere i prossimi giorni: spettatori interessati i tifosi biancorossi e non solo, Foggia in primis.