Turismo, Sardegna arretra sul certificato sanitario. Martella: “Grecia chiude? No a concorrenze sleali”

Il tema vacanze è al centro del dibattito politico. Perché, come sostiene il governatorore emiliano e presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini intervenuto oggi a La7, “discuterne non è una banalità se guardiamo il contributo all’intero Pil del turismo”.

Sul tavolo, oltre a un parziale dietrofront della Sardegna che in un primo tempo pretendeva il certificato per tutti i turisti in entrata, anche le reazioni alla decisione della Grecia, che ha annunciato una sorta di veto sui voli in partenza da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, le Regioni italiane più colpite dal coronavirus.

Con il presidente veneto Luca Zaia che, dopo aver risposto “Non ci vedono più”, oggi ad Agorà commenta in maniera più pacata: “Non è una minaccia, i veneti conoscono la Grecia e la considerano una seconda casa, ma i greci stanno sbagliando e ne viene fuori una latitanza paurosa dell’Europa”.

Una falla nel controllo della leale concorrenza fra Paesi riscontrata anche dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella, che a Uno Mattina su Rai1 afferma: “Se la Grecia bandisce i turisti provenienti dal Nord Italia, reagisco male perché le iniziative devono essere coordinate a livello europeo: non ci possono essere decisioni di un Paese che penalizzano un altro e forme di concorrenze sleali”.

E assicura che “il nostro Paese ed i nostri ministri competenti si stanno già muovendo a livello europeo per arrivare ad una coordinamento di possibili date e aperture di tutti i Paesi e di una possibile reciprocità”.

Come riporta “La Repubblica”, la Sardegna sembra arretrare su posizioni meno oltranziste riguardo al controllo dei flussi turistici in entrata. Il governo ha già ribadito il suo no a una patente sanitaria con certificato di negatività a tutti coloro che arriveranno sull’isola e si sta lavorando a un compromesso.

“Vogliamo essere terra ospitale e sicura dal punto di vista sanitario e il modello della certificazione sanitaria che proponiamo è una linea di tendenza internazionale che si sta affermando anche a livello nazionale, con il governo stiamo cercando di trovare un punto di intesa per garantire questo equilibrio”, dice il presidente Christian Solinas ad Agorà. E aggiunge: “Qualora non si trovasse, avremo un sistema di controlli più articolato, che prevede la registrazione all’ingresso e su una piattaforma e un questionario”.