Torreira: «Sono andato da uno psicologo. Dopo la morte di mia madre volevo smettere di giocare a calcio»

Lucas Torreira, centrocampista di proprietà dell’Arsenal, ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale uruguaiano Ovaciòn, raccontando il difficile momento personale:

«L’anno scorso lavoravo con uno psicologo in Spagna perché nel secondo anno all’Arsenal ho giocato pochissimo. Tanti anni fa ti dicevano: “Ma come fai ad andare da uno psicologo, sei matto?”, ma oggi è molto importante, soprattutto per noi che viviamo tante situazioni lontano dalla famiglia. È stato difficile per me accettarlo perché la mia vita dipende dal calcio e quando non gioco sto male, di cattivo umore e mi succede molto. Per questo ho iniziato a vederlo e mi ha aiutato».

«Scomparsa di mia madre? Quando se n’è andata volevo smettere di giocare a calcio, e volevo restare con mio padre e i miei  fratelli a Fray Bentos. Avevo poca voglia di tornare in Spagna perché avevo paura di restare solo, per fortuna, uno dei miei fratelli è venuto con me a Madrid. Volevo stare con mio padre, perché è quello che ha sofferto di più: stavano insieme da 40 anni. E’ dura anche per me perché ho perso mia madre a 25 anni. Ma ora dobbiamo guardare avanti».