TMW. Sibilia: «100 società professionistiche insostenibili. Riformiamo il calcio»

Cosimo Sibilia, presidente Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente vicario della FIGC, è intervenuto a “TMW Radio”, durante Maracanà. Ecco le sue parole:

Cosa ne pensa delle ultime decisioni?
«E’ stata una decisione naturale per la Lega dilettanti. Abbiamo sempre sostenuto che se ci fosse stata una sola possibilità di tornare a giocare, l’avremmo perseguita. Ma l’adeguamento, soprattutto dal punto di vista sanitario, non ce ne dava la possibilità. Noi chiuderemo la stagione dunque il 30 giugno. Abbiamo timore per alcune squadre, perché oggettivamente con la crisi economica che ha scatenato il Coronavirus, potremo avere un calo di società di circa il 30%, ossia 12mila società e migliaia di squadre. Siamo riusciti ad andare avanti finora, ma ci aspettiamo maggiore vicinanza da parte delle Istituzioni sportive e governative. C’è il timore di perdere tutti i piccoli imprenditori che tengono in piedi il sistema. Se ripartiamo noi, riparte l’economia reale».

Serie C e D insieme: è possibile?
«E’ una delle ipotesi che sono state fatte a livello giornalistico. Ieri abbiamo sollecitato di ricominciare nel più breve tempo possibile a parlare di riforme del nostro calcio. 100 società professionistiche in Italia sono impossibili da sostenere. Dobbiamo riformare il calcio italiano».

Si dovrà partire dalla Lega dilettanti, in questo senso?
«Il sistema, così com’è, non può reggere. Dobbiamo rivedere anche nella Lega dilettanti che spende più di quello che ottiene. Ma la stragrande maggioranza riesce a gestire molto bene le società».