Schira: “Acr Messina allo sbaraglio. Catania, si lavora per la ricapitalizzazione”

Attraverso il proprio editoriale su “TuttoC.com” Nicolò Schira ha fatto il punto sul caso Messina e Catania

“Una volta c’era la trasmissione televisiva “La Corrida” per i Dilettanti allo sbaraglio, nelle ultime 72 ore a Messina hanno provato il remake del format inventato dal compianto Corrado. D come Dilettanti, categoria appunto nella quale rischia di sprofondare il club peloritano. Il Patron Pietro Sciotto negli ultimi 3 giorni ha fatto tutto e il contrario di tutto, all’insegna di una gestione confusa e che ha ben poco di professionistico. A partire dall’esonero di Eziolino Capuano, scaricato e sfiduciato apertamente già domenica pomeriggio dopo il tracollo sul campo della Turris. Un 5-0 che aveva sancito la fine dell’avventura del tecnico di Pescopagno, che avrebbe meritato comunque un trattamento diverso. Ok l’esonero, non discutiamo la decisone bensì le modalità. Richiamarlo a Messina il martedì per dirigere l’allenamento pomeridiano, facendo credere a Eziolino di essere riconfermato, è stato poco rispettoso dell’uomo oltre che del professionista. Capuano, infatti, è stato esonerato nella notte tra martedì e mercoledì via messaggio. Il tecnico campano ci risulta che a quell’ora fosse nelle braccia di Morfeo e stesse, ovviamente, ronfando serenamente. Essendo un tipo molto mattiniero, ha appreso del suo licenziamento intorno alle 6 del mattino di mercoledì, leggendo appunto sul telefono i messaggi ricevuti nella notte. Un comportamento dilettantistico. Così come la pantomima allenatore: prima l’incontro con Sasá Sullo, che però non accetta (poco convinto dal caos regnante nel club) tanto da rinunciare al contratto fino al 2023. Incassato il no dell’ex braccio destro di Ventura, viene scelto poi in tarda mattinata Raffaele Novelli come timoniere. In calendario ora c’è il delicatissimo derby contro il Catania e per non bruciarlo nelle prossime 2 gare in panchina andrà il tecnico della Primavera Ezio Raciti, molto vicino a Pietro Lo Monaco che rimarrà al timone fino alla sosta natalizia. Dopodiché sarà addio. Ieri pomeriggio lungo summit tra l’ex dirigente del Catania e Sciotto per siglare una tregua armata dopo i siluri mediatici che si sono lanciati a vicenda nei giorni scorsi. Dove si sono visti? Ah saperlo! Sicuramente non in sede anche perché il Messina non ha una sede ufficiale, probabilmente nella concessionaria del presidente che spesso diventa anche location adibita per summit di mercato. Il fatto che il club non abbia una sede ufficiale testimonia ulteriormente la gestione dilettantistica di una squadra che meriterebbe ben altro trattamento. Povera città di Messina, non trovi proprio pace! Tra il fallimento dell’FC e la gestione da Corrida dell’ACR rischi di ritrovarti tra qualche mese nuovamente fuori dal calcio professionistico…

Spiace essere stati buoni profeti. Come al solito, direbbe qualcuno, ci avevamo visto lungo, preannunciandovi il disastro del Siena targato Massimiliano Maddaloni, che viene esonerato dopo 5 sconfitte in 7 gare. Numeri quasi da retrocessione per un tecnico che non meritava di essere esposto a una figuraccia del genere. Il consiglio di Marcello Lippi alla dirigenza del Siena più che una dritta si è rivelata una storta e non poteva essere altrimenti per un tecnico che non allenava da 10 anni in Italia e aveva trascorso gli ultimi 9 in Cina. Non serviva essere nè maghi nè indovini, bastava un paragnosta alla Giucas Casella per vaticinare il flop bianconero. Avevamo detto che questa squadra – nonostante i proclami societari – non fosse da promozione, ma potesse aspirare al massimo al quarto posto e che valeva come organico una quinta/sesta piazza. Apriti cielo. Sui social siamo stati inondati di critiche da parte della tifoseria senese, illusa da qualche avventata dichiarazione. Il tempo però è galantuomo e ha rimesso tutti al loro posto. Per il secondo anno di fila l’esonero di Alberto Gilardino è stato precipitoso e affrettato, oltre che deleterio per i risultati ottenuti dal successore. Per il Campione del Mondo 2006 la soddisfazione di aver dimostrato di non essere il colpevole degli alti e bassi stagionali (il club con lui veleggiava tra il quarto e il quinto posto). Gila non sarà Ancelotti e neppure Guardiola, ma neanche il ragazzino alle prime armi dipinto ingenerosamente da una parte dell’ambiente toscano. E il flop di Maddaloni rivaluta eccome il suo lavoro, anche se francamente a sto giro non c’erano i presupposti per il ritorno bis. E allora meglio andare su un terzo tecnico stagionale. Interessante la scelta di puntare su Paolo Negro (che vi avevamo anticipato lo scorso 5 dicembre), a testimonianza di come il budget non sia fantasmagorico altrimenti sarebbe arrivato già dopo l’esonero del Gila un big per la panchina. L’ex bandiera della Lazio conosce bene la piazza per averci giocato a lungo e può dare un po’ di serenità a un ambiente demoralizzato.  

Ultime 24 ore per sistemare la questione stipendi: il Catania ha saldato ottobre e lavora per la ricapitalizzazione e un piano industriale, intanto la Sigi ha promesso che onorerà le spettanze degli ex tesserati. Qualche nube in più per un club storico del girone A che invece è ancora fermo a settembre nei pagamenti…”.