Rubrica, “La dolce metà di…” Nestorovski. Parla Martina: «A Palermo stiamo già bene, adoriamo il mare di Mondello e le arancine. Vi racconto Iljia fuori dal campo…»

Nuovo appuntamento della speciale rubrica targata Ilovepalermocalcio dedicata alle dolci metà dei giocatori rosanero. Protagonista questo mese è Martina, moglie di Iljia Nestorovski e mamma della piccola Irina, che in esclusiva ai nostri microfoni ha raccontato l’attaccante rosanero fuori dal campo e non solo. La giovane macedone ci ha infatti anche parlato del loro ambientamento nella realtà palermitana tra mare e cucina. Buona lettura!

Domanda di rito: come vi siete conosciuti tu ed Iljia?

«Io ed Ilija ci siamo conosciuti in una discoteca otto anni fa nella nostra città natale, Prilep. Lui allora giocava nel Pobeda, squadra locale, e io ero una studentessa. Da lì abbiamo iniziato a frequentarci fino a quando lui ha firmato con il Slovacko ed è andato a vivere in Repubblica Ceca. Pochi mesi dopo, finiti gli studi, l’ho raggiunto».

Come ti ha conquistata?

«Mi ha conquistato con la sua sincerità, il suo carattere positivo e il senso dell’umorismo. Sin dal primo giorno mi ha migliorato come persona e viceversa ho migliorato lui».

 

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Parlaci un po’ di Iljia fuori dal campo, che persona è?

«Come ho detto lui è una persona molto positiva, quando siamo fuori con i nostri amici è quello che è sempre il più “forte” e tutti stanno ad ascoltarlo, ridendo alle sue battute».

Da oltre un anno siete genitori della piccola Irina, che papà è Iljia?

«E’ un bravo papà e uomo di famiglia, dedica molto tempo a noi. Quando è libero mi aiuta sempre in casa con la bambina. Irina è molto legata a lui, lo aspetta sempre dietro la porta quando rientra dagli allenamenti e piange ogni volta che deve andare via».

In due parole un pregio e un difetto?

«Un suo pregio è sicuramente quello di sapere risolvere qualsiasi problema, sa sempre come muoversi. Un difetto, invece, è che a volte prende decisioni troppo affrettate, senza pensarci su».

 

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Da qualche mese vivete a Palermo, qual è stato il vostro impatto con la città?

«Io e Irina siamo a Palermo da due mesi e ci siamo sin da subito trovate bene. Certo, il clima è molto diverso dal nostro, dobbiamo ancora abituarci, ma stiamo bene».

Eravate mai stati in Italia prima d’ora?

«Sì, otto anni fa abbiamo fatto una sorta di gita visitando Roma, Firenze, Pisa, Verona e Venezia, ma mai a Palermo. Mi piacerebbe visitare di nuovo quei luoghi».

Cosa fate nel vostro tempo libero in città?

«Ci piace fare lunghe passeggiate in famiglia con il bel tempo, andando in spiaggia e nuotare. Adoriamo Mondello e la spiaggia, a Irina piace nuotare e giocare sulla spiaggia, è felicissima quando andiamo. Oppure capita anche di andare a bere il caffè con gli amici».

 

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Qualcosa che ti ha colpito maggiormente di Palermo?

«Sono qui da troppo poco tempo, devo ancora scoprire molte cose. Spero di riuscire a farlo presto».

Ma avrete già assaggiato qualche specialità palermitana…

«Quello sì, abbiamo mangiato l’arancina ed è buonissima».

Quando Iljia gioca vai allo stadio o preferisci seguirlo dalla Tv?

«Il giorno della partita è come una vacanza per noi. Io preferisco sempre guardarlo dagli spalti, prima che nascesse Irina non mi perdevo una gara allo stadio. Ma da quando c’è la piccola non sempre ho qualcuno che si prende cura di lei, quindi qualche partita la guardiamo da casa».

 

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Iljia a parte, qual è il tuo rapporto con il calcio?

«Il calcio mi piace, quando Iljia è a casa guardiamo spesso insieme partite di ogni genere in Tv. Ma devo essere sincera, prima di incontrarlo non lo seguivo molto questo sport».

Quindi non hai una squadra del cuore…

«Certo, il Palermo! Ovviamente tifo sempre la squadra dove Iljia gioca».

In conclusione, in pochi mesi i tifosi hanno subito preso a cuore Iljia. Vuoi dir loro qualcosa?

«E’ vero! I tifosi rosanero dimostrano sempre tanto affetto ad Iljia ogni volta che lo vedono e io sono molto felice di questo. Sono dei sostenitori passionali e sinceri, ogni giorno gli fanno gli auguri, soprattutto nel giorno della partita; credono in lui, lo sostengono. Ciò che mi sento di dire loro è di continuare ad essere positivi e credere in Ilija, perché lui fa sempre del suo meglio per la maglia del Palermo!».

 

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