Roma, code in centro e rischio contagi per i giovani. Gassmann: “Se morirà qualcuno per un aperispritz capirete?”

Un appuntamento al beer shop più vicino o a Ponte Milvio, per rivedersi di persona dopo essersi scritti e videochiamati per due mesi. Anche a costo di esporsi al rischio di assembramenti, a caccia di un pizzico di normalità i ragazzi si sono ripresi le strade. Chi per una passeggiata, chi per rinnovare l’armadio, hanno riscoperto i centri commerciali. Persino il centro storico svuotato di turisti. Ieri, ad esempio, in 50 si sono ritrovati in via del Vantaggio per provare a mettere le mani su una delle 20 Nike a edizione limitata riservate soltanto ai clienti più tenaci. L’appuntamento e l’invito a mettersi in coda con il coronavirus ancora a piede libero, lanciati mercoledì dall’account di Holypopstore su Instagram, hanno lasciato subito interdetti diversi utenti: ” Non la scelta migliore data la situazione attuale. A volte il buon senso dovrebbe prevalere e invece… ” . L’evento, però, è andato comunque avanti. Prima con i ragazzi sparpagliati in strada, per almeno un’ora gomito a gomito, alcuni senza mascherina. Poi, allo scoccare delle 18 e davanti ai cronisti, con una fila più composta. Andrea, uno dei titolari del negozio, per l’occasione ha assoldato due buttafuori: “Come si fa la fila al supermercato, si può fare anche per le scarpe. Offriamo un’esperienza diversa e vigiliamo sulle distanze ( nel frattempo gli steward in giacca e cravatta richiamano i clienti al rispetto, ndr) come richiedono le ordinanze della Regione. In Fase 2 avremmo potuto vendere online come durante il lockdown? Abbiamo scelto così. E per le critiche… ci saranno sempre. Soprattutto da chi non riesce a comprarsi le scarpe”. L’unico a metterci almeno il nome di battesimo è Alfredo, papà 59enne arrivato da Montesacro per mettersi in fila con il figlio di 14 anni: “Cosa avrei dovuto dire a mio figlio? Di restare a casa perché c’è il coronavirus? Noi le stesse file le facevamo per i Camperos. Almeno sono qui a partecipare con lui a questa cosa ” . Con poche speranze: ” Siamo 30esimi “. Poco più avanti, già oltre quota 20, ecco le speranze di due sconosciuti in coda: ” Se non trovo il mio numero, compro lo stesso ” . Uno scontrino da 100 euro, poi le scarpe finiranno a prezzo maggiorato sul web. Un andazzo ormai consolidato che ieri si è ripetuto nonostante i moniti dei politici. L’ultimo è quello che la sindaca Virginia Raggi ha affidato a Radio Rock: “Non va abbassata la guardia. Non è ancora il momento della movida, Può significare ricadere in Fase 1 ” . Più duro, su Twitter, Alessandro Gassmann: “Ho messo il naso fuori e ho dato un’occhiata alla Fase 2… me sa che non tutti hanno afferrato. Ragazzi, soprattutto voi, dovete stare a distanza e sempre con le mascherine! Non è un gioco! Se morirà qualcuno per un aperispritz capirete? ” . Non raccontategli della fila per le sneakers. – l.d’a.