Repubblica: “Palermo, un anno sulle montagne russe su e giù in classifica cercando un’identità”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui risultati altalenanti del Palermo negli ultimi mesi.

Più di 40 giorni di ritiro, l’arrivo di nomi di esperienza con un mercato da quasi 10 milioni di euro per «lottare per la serie A», l’obiettivo più volte sbandierato dalla dirigenza. Poi un inizio da grande squadra,  testa e testa con il Parma, difesa di ferro, autorità in trasferta. Solo per 8 partite. Perché da fine ottobre, il campionato dei rosanero di Eugenio Corini è diventato un viaggio sulle montagne russe: prima una caduta rovinosa tra novembre e dicembre, poi la risalita con il nuovo anno, e il tonfo nella settimana decisiva.

Un percorso indecifrabile dal punto di vista sportivo, ma forse spiegabile per i difetti tattici e mentali che questa squadra si porta avanti da oltre un anno: la difficoltà di trovare un’identità. Allo start sembrava che le premesse ci fossero tutte: l’arrivo di specialisti delle promozioni come Lucioni, venuto a Palermo per risolvere le amnesie mentali e tecniche di una difesa crollata troppo spesso.

Al suo fianco un altro giocatore di categoria, Ceccaroni, spalla per una difesa di ferro, sulla carta forse la più solida della categoria. Poi un altro veterano della B come Insigne e un giocatore di A come Di Francesco, per far decollare quel 4-3-3 mai veramente ef ace che è il credo di Eugenio Corini. L’impatto dei primi due mesi di campionato è stato devastante e il Palermo è partito con sei vittorie, un pareggio e una sconfitta che forse hanno illuso sin da subito l’ambiente che i rosa potessero addirittura contendersi il primato.