Repubblica: “Oggi il decreto con le nuove misure anti-covid. Allo stadio con Pass e mascherina. Su treni, aerei e bus restano le Ffp2”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul decreto con le nuove misure anti-covid

Allo stadio con mascherina e Green Pass base e a bordo dei mezzi pubblici con in tasca lo stesso certificato, ma anche con la Ffp2 sul viso. Queste due novità, proposte ieri dalle Regioni, dovrebbero entrare nel decreto del governo sull’allentamento delle misure anti Covid in vista della fine dello stato di emergenza, prevista per il 31 marzo. La curva dei contagi sta risalendo e ci sono segnali anche di una ripresa dei ricoveri. Per questo i presidenti delle Regioni, che si sono riuniti ieri mattina, mettono in chiaro che se la situazione dovesse peggiorare si può sempre tornare indietro, ripiegando su misure più restrittive. I punti chiave della loro proposta riguardano le mascherine e il Green Pass.

Sulle prime, si chiede che le protezioni vengano sempre tenute al chiuso (e appunto, nel caso dei mezzi di trasporto si ricorra alle Ffp2) e all’aperto in caso di assembramenti. Nei luoghi di lavoro bastano le chirurgiche, ma perché possano essere usate va prevista una deroga. Con la decadenza dello stato di emergenza infatti non saranno più classificate come Dpi, cioè dispositivi di protezione. Riguardo alla certificazione verde si parla di una «rimodulazione graduale», espressione che piace al ministro alla Salute Roberto Speranza, da sempre molto cauto. Il Green Pass potrà essere eliminato per accedere alle attività all’aperto, come bar e ristoranti. Si tratta della stessa linea del governo. Le Regioni però chiedono che nei contesti a rischio assembramenti, come appunto gli stadi ma anche concerti o parchi divertimento, si mantenga il certificato base (che si ottiene con vaccino, guarigione e tampone). Più avanti il documento potrebbe essere poi eliminato.

La linea dell’esecutivo è quella di eliminare quasi del tutto il Super Green Pass, che ad esempio non sarà necessario per lavorare neanche per gli over 50 (che hanno comunque l’obbligo di vaccinarsi), ai quali basterà il pass base per svolgere quasi tutte le altre attività al chiuso (come andare al ristorante). Oggi si discuterà probabilmente riguardo agli hotel. C’è una forte pressione da parte del ministero al Turismo per permettere agli ospiti di entrare senza alcun certificato, «per non restare indietro rispetto ai Paesi concorrenti», ha detto varie volte il ministro Massimo Garavaglia. Non è escluso che qualcuno chieda anche di togliere del tutto il pass per entrare nei negozi (non quelli di beni essenziali dove già è valida questa regola). Tornando alle Regioni, i presidenti hanno chiesto che l’isolamento riguardi solo i positivi sintomatici. Difficilmente passerà questa linea in Consiglio dei ministri, visto anche l’andamento dei contagi. Si chiede anche che a scuola solo i contatti sintomatici dei positivi facciano il tampone. E, tra l’altro, i presidenti propongono anche di cambiare il sistema di monitoraggio dell’epidemia e di rivedere i report giornalieri: «Si potrebbero prendere in considerazione solo i dati sulle nuove positività e occupazione dei posti letto su base settimanale, eliminando le comunicazioni quotidiane relative alla situazione della pandemia».