Repubblica: “Il Comune sfratta Arkus dallo stadio. I dipendenti prigionieri e il manto erboso del Barbera…”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle macerie del vecchio Palermo. Abbandonati senza notizie della vecchia proprietà e non ancora contattati dalla nuova, ventisette dipendenti dell’U.S. Città di Palermo hanno trascorso le loro giornate di lavoro all’interno dello stadio fino a ieri. Il Comune di Palermo ha notificato via posta elettronica certificata l’obbligo alla vecchia proprietà di lasciare lo stadio entro il primo agosto. Se non lo farà, scatterà l’esecuzione forzata dello sgombero. Dal 5 agosto i vigili chiuderebbero dentro lo stadio tutto quello che è stato lasciato, dai mobili ai documenti, dalle coppe a tutto il materiale sportivo custodito, per quindici giorni. Ogni giorno i dipendenti del Palermo passano l’indice o il pollice sul rilevatore di impronte, accorgimento anti furbetti del cartellino da parte della proprietà che suona come una beffa per dipendenti che continuano a lavorare senza prendere stipendio e che rischiano di non potere timbrare più da giovedì. Rischia di non essere più irrigato il manto erboso, che fino a ieri è stato curato dagli addetti, anche loro non pagati.