Repubblica: “I rosa chiedono pure il premio salvezza. La squadra, prima delle gara con l’Udinese, ha sollecitato l’incentivo a Baccaglini che ha stanziato 1,5 milioni”

“Una giornata al Vinitaly. Facendo una battuta si potrebbe dire che Paul Baccaglini ha scelto il vino per dimenticare il 4 a 0 rifilato dal Milan domenica al suo Palermo. Ma nelle vicende rosanero non c’è nulla da ridere e la situazione della squadra, con il direttore sportivo Nicola Salerno che mercoledì presenterà le dimissioni e con il tecnico Lopez in bilico, è di quelle che fanno cadere le braccia a terra. Ancor di più se ci si ferma a riflettere sul fatto che i giocatori del Palermo hanno chiesto (e ottenuto) un premio salvezza dal neo presidente rosanero. Sì, proprio così. Un premio per fare quello per cui sono già pagati con profumati contratti. Un premio per evitare un’onta che resterà nelle loro schede, ma che certamente farà più male ai tifosi e alla città. Ma, si sa, il calcio è un mondo a parte e, probabilmente anche per questo, Paul Baccaglini ha deciso di stanziare comunque un premio. Un milione e mezzo di euro in caso di retrocessione evitata che diventeranno due milioni qualora la squadra si salvasse prima della fine della stagione e, di fatto, rendesse la sfida con l’Empoli del prossimo 28 maggio una passerella. È stato Diamanti, alla vigilia della partita contro l’Udinese, a chiedere a nome della squadra al presidente il premio. Una gratifica che Baccaglini ha deciso di accordare al gruppo all’indomani della gara Udine nonostante il Palermo avesse perso 4 a 1 e Diamanti si fosse fatto espellere. Verrebbe da dire che sono soldi che con ogni probabilità il neo presidente rosanero risparmierà visto che questa squadra non riesce a fare punti nemmeno con l’incentivo dei soldi e, dal momento della richiesta del premio salvezza, ha incassato tre sconfitte di fila con ben undici gol al passivo. Chissà, forse Baccaglini ha sperato di ripetere il miracolo riuscito lo scorso anno al suo predecessore. Anche Zamparini, infatti, nella passata stagione, diede un premio salvezza alla squadra che, in effetti, in extremis riuscì a raggiungere il traguardo. Ma quella era una squadra diversa, con giocatori diversi e parlare oggi di salvezza per il Palermo di Lopez sembra un’eresia. A proposito di Lopez, Baccaglini non sembra convinto di esonerare il tecnico uruguayano anche se proprio a Verona, ha parlato «della necessità di dare una scossa alla squadra». Una scossa che Zamparini avrebbe voluto dare a modo suo, con l’esonero immediato di Lopez. E, in questa ottica, l’ex presidente ieri ha contattato Franco Colomba. Una soluzione che, a prescindere dall’esito finale della vicenda, mette ancora una volta faccia a faccia Zamparini e Baccaglini con il neo presidente deciso a concedere un’altra possibilità a Lopez. Questo non significa che Lopez sarà l’allenatore del Palermo anche per il futuro. Sicuramente non lo sarà il prossimo anno così come Salerno non sarà sicuramente il direttore sportivo. Arrivato come uomo di fiducia di Zamparini, il diesse ha deciso di rassegnare le dimissioni che presenterà ufficialmente domani al suo ritorno in città. Baccaglini ha iniziato a scandagliare il mercato alla ricerca di un allenatore e di un diesse che siano disponibili a prendere la squadra anche in B e che vogliano costruire il Palermo del futuro. E, a proposito di futuro ma questa volta societario, sono giorni delicati per il nuovo Palermo. Baccaglini entro il 19 dovrebbe presentare la società che acquisterà il Palermo da Zamparini. Un passaggio formale che però potrebbe coincidere con quello molto più sostanziale dell’acquisto del cento per cento delle azioni. Baccaglini, infatti, vuole arrivare il prima possibile al closing e non è da escludere che la data del 30 aprile venga anticipata e che già nella settimana dopo Pasqua il nuovo assetto societario possa essere realtà”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.