Repubblica: “I muscoli dei rosa fanno crack Infortuni ostacolo nella corsa alla A. L’unica cosa positiva…”

Dall’inizio della stagione il Palermo è in emergenza per via degli infortuni. Tedino ha sempre fatto di necessità virtù e dovrà continuare a farla fino al termine della stagione visto che a fermarsi questa volta è toccato a Nestorovski, Dawidowicz e Szymisnki. Il patron Zamparini afferma che tutti gli infortuni sono dovuti ad una preparazione sbagliata. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Repubblica”.

“Tanti, troppi infortuni di natura muscolare. Un’epidemia di lesioni di primo e secondo grado dall’inizio della stagione che insieme agli infortuni traumatici ha sconvolto i programmi di gestione del gruppo di giocatori del Palermo da parte dello staff tecnico. Per chi ci crede è sfortuna, per il proprietario del Palermo Maurizio Zamparini si tratta di una conseguenza di scelte prese con troppo ritardo. Sotto accusa la preparazione atletica a cominciare da quella estiva. Nelle parole del patron è chiaro il riferimento all’allontanamento del preparatore atletico Roberto Peressutti avvenuto dopo la partita contro il Pescara, ma di fatto già sotto tutor da fine febbraio con l’arrivo di Claudio Bordon. « I troppi infortuni – dice Zamparini al sito ufficiale del club – sono il segno evidente di decisioni che la società ha preso troppo tardi. C’è qualcosa che non va nella preparazione atletica di tutto l’anno, ci sono stati non solo troppi infortuni, ma anche troppi infortuni uguali. Il mio staff medico dovrà riuscire a fronteggiare questo momento molto delicato e di difficoltà in cui si trova la squadra». Gli infortuni di Szyminski, Dawidowicz e Nestorovski sono solo gli ultimi in ordine di tempo. La frequenza di questo tipo di problemi era già stata oggetto di riflessione a fine ottobre quando l’indiziato principale di oggi, Roberto Peressutti, diceva che si trattava di una casistica fisiologica per una squadra di calcio che presta giocatori alle nazionali. In quel periodo era finito sotto accusa anche il ritiro troppo breve, solo dieci giorni rispetto ai venticinque di media, che nell’estate tumultuosa del mancato closing ha visto ridurre al minimo la preparazione precampionato. Per Peressutti, però, le date erano già stabilite all’arrivo suo e dello staff tecnico e quindi ci si è dovuti adattare a una situazione che era già un dato di fatto. A dicembre il primo vero stato di crisi con staff medico, tecnico e proprietà riuniti per capire il motivo di tanti infortuni che già allora destavano preoccupazione. La soluzione fu cambiare qualcosa a livello di intensità di preparazione atletica e provare a gestire di più le forze. E a risentirne, però, a conti fatti è stata la condizione della squadra nel girone di ritorno che ha portato al primo ribaltone interno con l’arrivo di Claudio Bordon nelle vesti di responsabile dello staff di preparatori atletici. In quel momento si disse che l’innesto nello staff di un nuovo professionista avrebbe arricchito il Palermo, in realtà non si trattava di un innesto, ma di una coabitazione che avrebbe poi portato al licenziamento di Peressutti dopo poco più di un mese.
Al di là di tutto la situazione infortunati non è migliorata affatto: alcuni dei giocatori sono stati fermi per due volte per lesioni muscolari da oltre trenta giorni di stop. È il caso di Bellusci, poi di Aleesami e Rispoli e ora, in attesa di capire quanto dovranno rimanere fermi, Nestorovski e Dawidowicz. A leggere i bollettini medici la casistica, al netto dei problemi traumatici, è sempre la stessa: lesione di primo o secondo grado a flessore, retto femorale, adduttore e bicipite femorale.
L’unico dato positivo è che sotto il profilo delle cure il lavoro, che in questi mesi è stato tanto e intenso, è ineccepibile: non c’è stata una sola ricaduta in tutti i giocatori costretti a fermarsi. Ma questo purtroppo può consolare poco tifosi e proprietà. La cosa preoccupante è che l’emergenza continua”.