Repubblica: “Da Amauri a Dybala, tutti gli affari milionari tra Palermo e Juventus”

Tra Palermo e Juventus sono sempre stati fatti grandi affari, a partire dalla vendita di Amauri fino ad arrivare a quella milionaria di Paulo Dybala. L’edizione odierna de “La Repubblica” ha fatto il punto su tutte le trattative portare a buon fine tra le due società negli anni: “In principio fu Amauri. L’ultimo è stato Dybala. In mezzo ci sono tanti altri giocatori che, in un senso o nell’altro, hanno fatto la spola tra sponda bianconera di Torino e Palermo. Trasferimenti che il più delle volte hanno fatto la fortuna delle casse del Palermo di Zamparini e, in tanti altri casi, hanno costituito dei veri e propri colpi di mercato per la squadra rosanero. Come definire altrimenti l’arrivo a Palermo di Fabrizio Miccoli. È il suo, in effetti, il primo trasferimento di peso dell’era Zamparini di un giocatore dalla Juve al Palermo. In quella occasione è la società bianconera a fare l’affare economico. Il Palermo farà un affare rafforzando la squadra. Miccoli arriva in rosa per 4 milioni e trecentomila euro. Una cifra di tutto rispetto, alla luce dei fatti ben spesa per tutti i gol che Miccoli ha segnato in rosanero. È il luglio del 2007 e da quel momento in poi gli affari, economicamente parlando, si faranno soltanto in una direzione. Sarà il Palermo a vendere bene alla Juventus. L’anno dopo, infatti, la società bianconera acquista Amauri Carvalho de Oliveira. Il bomber brasiliano in rosanero ha fatto faville. A Torino il suo rendimento sarà certamente inferiore alle aspettative, ma in viale del Fante brindano lo stesso. Amauri, infatti, viene venduto per ventidue milioni e ottocentomila euro. Nell’operazione viene inserito il cartellino di Antonio Nocerino (7,5 milioni) e la metà di quello di Davide Lanzafame (2,5 milioni di euro). Ventidue milioni e ottocentomila euro che rappresentano uno dei grandi colpi in uscita messi a segno da Zamparini che aveva acquistato il brasiliano per “soli” otto milioni. Al Palermo va bene non solo dal punto di vista finanziario, ma anche sotto l’aspetto tecnico. Se Lanzafame non riuscirà mai a imporsi nonostante le grandi potenzialità tanto da essere ceduto l’anno dopo, Nocerino, al contrario, in rosanero dà un grande impulso alla sua carriera tanto da conquistare la nazionale azzurra prima di passare al Milan. Ma, inutile dirlo, il vero colpo di mercato sull’asse Palermo-Juventus è quello di questa estate che ha portato Paulo Dybala in bianconero. Le cifre di questo affare sono ormai note a tutti. Dybala è andato alla Juventus per trentadue milioni di euro ai quali bisogna aggiungere anche otto milioni di bonus che portano il totale a quaranta milioni. La cifra più alta dell’ultima sessione del mercato. Ma nell’operazione Dybala entra in ballo anche il nome nuovo del Palermo targato Ballardini. Sì, perché il cartellino di Edoardo Goldaniga, il difensore in gol all’Olimpico contro la Lazio, sino a questa estate era a metà tra il Palermo e la Juventus. In sede di trattativa i bianconeri avevano proposto al Palermo di inserire diverse contropartite tecniche. Alla fine si era arrivati ad individuare un giocatore a scelta tra Goldaniga e Lanini, attaccante anche lui a metà tra rosanero e Juventus. Il Palermo ha puntato tutto sul difensore che è diventato a tutti gli effetti un giocatore di proprietà dei rosanero mentre Lanini è rimasto alla Juventus che lo ha girato in prestito al Lanciano. Ma, tornando a Dybala, questa volta se il Palermo ha fatto l’affare dal punto di vista economico, la Juve lo ha fatto sia dal lato tecnico sia da quello finanziario. Facendo un paragone con Amauri, il brasiliano è andato in bianconero a ventotto anni mentre Dybala ha appena ventitré anni. Secondo gli esperti di mercato la sua quotazione, dopo i primi gol in serie A e la convocazione nella nazionale argentina, sarebbe già passata da quaranta a sessanta milioni di euro e su di lui ci sarebbero le big d’Europa. Domenica sera mister quaranta milioni sarà di scena al “Barbera” e Zamparini non potrà non pensare che con la sua cessione ha ripianato il buco di oltre venti milioni di euro che gravava sul bilancio rosanero”.