Repubblica: “CR7-Juve, è finita?”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul rapporto tra Cristiano Ronaldo e la Juventus. La risposta del campione portoghese a Maurizio Sarri è arrivata puntuale, con una tripletta contro la Lituania: «Sto bene, sto molto bene!». Il messaggio lanciato ieri da Ronaldo va oltre il semplice aggiornamento sulle sue condizioni di salute, ribadite inequivocabilmente in campo: un artificio comunicativo per sottolineare che se la ferita nel fisico è cicatrizzata, quella del suo ego è ancora aperta. Esattamente come quella lasciata nello spogliatoio bianconero: «Ci sarà tempo per parlare, quando torneremo a Torino ci sarà modo di confrontarsi – ha tagliato corto Bonucci, capitano già passato per le forche caudine del perdono bianconero – . Lui giocherà con il Portogallo, significa che fisicamente sta meglio e mentalmente sta alla grande come sempre». Il rapporto con l’ambiente bianconero, nonostante le doverose smentite arrivate in questi giorni, non è più quello della luna di miele del 2018: i dubbi di Ronaldo di quest’estate, risolti dal blitz monegasco di Sarri per presentargli un progetto “ronaldocentrico”, sembrano tornare a farsi largo dopo la doppia sostituzione che ha inevitabilmente spostato il baricentro tecnico della Juventus. Scelte che potrebbero aprire nuovi scenari per quest’estate e per il futuro di CR7: quando Ronaldo sarà alla soglia dei 35 anni e la Juventus avrà in tasca parte dei 300 milioni di aumento di capitale sottoscritto ad ottobre da investire sul mercato. Tesoretto che potrebbe crescere se, come si vocifera fin dal suo arrivo a Torino, l’avventura di Cristiano in bianconero potrebbe interrompersi dopo due dei quattro anni di contratto: una scelta che permetterebbe alla Juventus di rientrare di una parte dei 117 milioni investiti per rilevarlo dal Real Madrid e al portoghese di strappare un altro contratto milionario per chiudere nel migliore dei modi la carriera.