Rubrica, “La dolce metà di…” Jajalo. Parla Ivana: «Qui stiamo benissimo, i nostri figli ormai sono grandi tifosi del Palermo. Vi racconto Mato fuori dal campo…»

Nuovo appuntamento con la rubrica in rosa targata Ilovepalermocalcio dedicata alle dolci metà dei giocatori rosanero. Protagonista questo mese è Ivana Dolic-Jajalo, musicista e compositrice bosniaca, mamma di quattro splendidi bambini e moglie del centrocampista Mato Jajalo. In esclusiva ai nostri microfoni, Ivana ci ha aperto le porte di casa sua raccontandoci del suo ambientamento in città, con la sua bella e numerosa famiglia, con qualche aneddoto e curiosità su Mato Jajalo al di fuori del rettangolo di gioco.

Prendiamo appuntamento a casa sua, rigorosamente in orario scolastico. Arriviamo a casa Jajalo e ad accoglierci c’è la deliziosa Ivana che ci mette subito a nostro agio e davanti ad una tazza di caffè iniziamo la nostra chiacchierata…

Allora Ivana, come vi siete conosciuti tu e Mato?

«Ci siamo conosciuti al mare, in Croazia, un po’ per caso. Una mia amica doveva conoscere un ragazzo e io l’ho accompagnata, all’appuntamento c’era anche lui, amico di quel ragazzo, lì ci siamo conosciuti. Alla fine ci siamo innamorati noi, anziché i nostri amici (ride, ndr). I primi tempi che ci conoscevamo lui mi nascondeva il fatto di essere giocatore, mi diceva semplicemente che studiava. Per esperienze precedenti preferiva non essere giudicato solo per il suo mestiere. Poi abbiamo scoperto di aver tante cose in comune. Quando lui doveva andare al Siena l’ho raggiunto, nonostante la mia famiglia volesse che ci sposassimo prima. Non era semplice sposarsi con gli impegni di Mato, da noi per i matrimoni si usa fare grandi feste con centinaia di invitati, quindi organizzarlo non era facile. Ma dopo il secondo figlio, ci siamo finalmente riusciti».

Che persona è Mato fuori dal campo?

«Quando l’ho conosciuto ho visto subito in lui qualcosa di diverso rispetto agli altri. Io facevo la cantante quindi mi capitava di conoscere molti uomini che erano bravi solo con le parole, ma non con i fatti. Lui invece era diverso, ha sempre parlato poco e agito molto. Era sincero, diretto e questo per me è molto importante. Nel lavoro è un professionista serio e riservato, non usa neanche i social. A casa si dedica interamente alla famiglia, noi facciamo tutto insieme, quando usciamo, usciamo con i nostri bambini, quasi mai da soli».

A proposito di figli, siete genitori di quattro splendidi bambini. Raccontaci un pò che papà è Mato…

«E’ un papà molto presente, aiuta molto in casa. Quando è arrivata nostra figlia, la prima femminuccia dopo tre maschietti, lui si è completamente innamorato. Ovunque va, vuol sempre portare con se la nostra principessa di casa. Ma non solo con lei, lui fa tutto con i bambini. Nel nostro paese si usa che la donna si occupa maggiormente dei figli. Lui invece è diverso, mi ha sempre aiutato molto con loro. I primi tempi che eravamo in Italia io spesso ero da sola a badare con tre bambini, lui mi è stato molto vicino e mi aiutava in tutto, facendo anche il bagnetto quando erano piccoli. Anche per questo adesso siamo a quattro, il suo aiuto in casa per me è stato ed è molto importante. L’arrivo dei nostri figli ci ha riunito sempre di più; molti pensano che avere un figlio sia un limite perchè non puoi più fare determinate cose, ma io penso che i bambini possano solo darti tanto e non toglierti nulla».

Scommetto che i bambini guardino il papà in tv durante le partite…

«Assolutamente sì, loro sono grandi tifosi del Palermo. In particolare il più piccolo dei maschietti, Matteo è innamoratissimo del calcio e del Palermo. Guarda qualsiasi partita in Tv, niente cartoni. Su Youtube va a vedere sempre le partite del Palermo e riconosce il papà. Quando fa bel tempo e non giochiamo la sera li porto sempre allo stadio, anche se non è facile spostarsi con quattro bambini, infatti arrivo spesso a partita iniziata (ride, ndr)».

Mato a parte, qual è il tuo rapporto con il calcio?

«Mai seguito prima di conoscere mio marito. Nel mio paese il calcio è sempre stato molto popolare, andavo a vedere qualche partita con i miei amici, ma per me era giusto per fare festa e stare insieme a loro, non perché mi interessasse. Poi è normale che quando sposi un calciatore, vuoi o non vuoi, il calcio entra a far parte della tua vita. Adesso le partite le guardo più spesso, ma sono una che si lascia coinvolgere, quindi mi innervosisco spesso. Quando gioca Mato mi sento troppo emozionata perché mi immedesimo in lui quando una partita non va come dovrebbe».

Che rapporto hai, invece, con le altre mogli dei giocatori rosa?

«Io sono una molto socievole, qui abbiamo fatto tante belle amicizie. In Germania con le mogli dei compagni di squadra di Mato a parte un saluto non c’era nulla. Qui invece si esce per un caffè, si va ai rispettivi compleanni. Mi trovo bene con tutte, non soltanto con chi parla la mia stessa lingua, ma anche con le italiane. Da quando è  arrivata anche Marijana, la fidanzata di Posavec, una ragazza solare e sempre sorridente, mi sento meno sola. Ma sono tutte molto carine».

L’anno scorso vi siete trasferiti a Palermo, qual è stato il vostro primo impatto con la città?

«Quando sono arrivata ho subito voluto visitare il centro e quando ho visto tutti quei bellissimi teatri mi sono completamente innamorata di Palermo, essendo io un’appassionata di musica e di teatro, questa parte della città mi ha affascinato molto. Palermo è una città piena di storia, non ci ero mai stata prima d’ora. Poi c’è anche il clima che è sempre fantastico».

Qualcosa che ti ha particolarmente colpita?

«Il fatto che c’è sempre il sole. Quando sono triste, ma vedo il sole fuori, mi rallegro. Sono una a cui non piacciono le giornate piovose, resto a casa e non ho voglia di uscire. Qui invece le giornate sono sempre bellissime, posso portare in giro i bambini. Siamo stati a Colonia, in Germania, una bellissima città con bei posti da visitare ma pioveva sempre. Qui no, ed è per questo che a Palermo stiamo benissimo, è la città perfetta per noi e per i nostri bambini. Il lavoro di mio marito mi porta a cambiare spesso, abbiamo già cambiato sei posti negli ultimi sette anni. Quando arrivi in una nuova città ti devi sempre riorganizzare un po’ la vita, con i figli, devi abituarti alla nuova cultura al nuovo ambiente. Ma io qui mi sento veramente bene, speriamo di restare a lungo».

A proposito di sole, vista la bella giornata primaverile ci spostiamo in giardino per continuare la nostra chiacchierata…

Ecco, con questo bel clima cosa vi piace fare di più nel tempo libero?

«Solitamente andiamo in spiaggia tutti insieme, con i bambini. Oppure in bici con tutti loro. Ma ogni giorno riesco a prendermi un’ora per me stessa, lascio i bimbi a scuola e mi dedico al tennis. Quando siamo arrivati ho trascorso un periodo un pò difficile. Sai, essendo lontana da casa e dalla famiglia… così il tennis mi ha aiutato molto. Ogni tanto viene anche Mato, quando ha un giorno libero, andiamo a giocare insieme. E nonostante lui giochi meno di me a tennis, quelle poche volte riesce sempre a battermi (ride, ndr)».

Immagino che uscendo i palermitani fermino spesso Mato, tu come la vivi questa cosa?

«Per me ormai è una cosa normale. Spesso siamo in spiaggia e si avvicinano soprattutto i bambini per una foto, è una cosa bellissima. Ma anche in chiesa, tutte le domeniche quando riusciamo ad andare, dopo la messa si fermano tutti a fare foto (ride, ndr) è una cosa bella, la vivo bene».

A proposito di tifosi, ultimamente sono abbastanza depressi per come sta andando la squadra, vuoi dir loro qualcosa?

«I tifosi sono il cuore pulsante della società, a loro dico solo forza Palermo!».

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Di seguito qualche scatto della famiglia Jajalo al completo:

jajallooo

lady jajalo ponente

jajalo figli

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