Pezzella e l’indigestione di polenta: da Udine le prime critiche all’ex rosa

Non è un bel momento quello che sta vivendo con l’Udinese l’ex terzino rosanero Giuseppe Pezzella. Contro il Genoa appena entrato ha subito un espulsione e la stagione non sembra sia ingranata nel migliore dei modi. Per Pezzella adesso arrivano anche le critiche da parte dell’editorialiste di “TuttoUdinese” Lorenzo Petrol che scrive: “Pezzella deve fare indigestione di frico e polenta prima di entrare allo Stadio Friuli”. In parziale difesa, che poi tanto difesa non è, dell’ex rosanero però arriva Davide Marchiol, sempre di “TuttoUdinese” che scrive: “Il ragazzo è un classe ’97, nonostante abbia già assaggiato i campi della Serie A con il Palermo e i palcoscenici internazionali con le selezioni giovanili dell’Italia, va aspettato ed eventuali suoi errori, per quanto possibile, vanno comunque perdonati. In precampionato Pezzella he ben figurato e molti pensavano che Delneri potesse far giocare Samir in mezzo per far si che Pezzella possa giocare da titolare e non restare in panchina a perdere tempo. Contro il Frosinone fa il suo esordio in partita ufficiale, non demeritando, ma già mostrando meno incisività rispetto alle amichevoli. Contro il Chievo gioca tutti e novanta i minuti, in una partita per lui senza infamia e senza lode. Poi il calo nettissimo. Contro la SPAL Manuel Lazzari lo fa letteralmente impazzire, con Delneri che si vede costretto a ributtare nella mischia un Samir ancora palesemente indietro di condizione, ma che comunque paradossalmente soffre meno dell’ex Palermo. Contro il Genoa il disastro. Dal primo minuto c’è il brasiliano, a cui il tecnico vuole dare fiducia nonostante i problemi, visti anche i limiti palesati da Pezzella. Quest’ultimo entra al 74’. Il tempo di toccare un pallone, tentare l’avanzata, sbagliare il passaggio ed ecco un’entrata priva di senso su Omeonga che gli costa il rosso diretto, mettendo in difficoltà tutta la squadra, che in calo fisico rischia di buttare via i tre punti. Gli unici fino ad ora della stagione bianconera. Ok, errore di gioventù, tutte le giustissime giustificazioni del caso, con tanto di Delneri che dice di essere più arrabbiato per l’ammonizione di Behrami piuttosto che per l’errore di un ragazzo che non ha nemmeno vent’anni. Episodio messo alle spalle e si pensa alla prossima partita, nel caso di Pezzella quella contro il Torino. Contro il Milan Samir continua a palesare difficoltà. Nel match contro i granata Giuseppe non si fa vedere in nessun caso, per sua fortuna Iago Falque non è ispiratissimo e Nuytinck c’è quando serve. L’ennesimo erroraccio arriva al 67’. Dopo una partita da fantasma, Pezzella si ritrova a tu per tu con Ljajic, allargatosi come il più classico dei suoi movimenti. Marcatura debole e serbo che piazza il diagonale giusto. Subito dopo l’errore poi la goccia che fa traboccare il vaso: il ragazzo chiede alla panchina il cambio per crampi. A diciannove anni, dopo un’intera preparazione estiva effettuata senza problemi ed aver giocato 298’ in partita ufficiale. Il sospetto che abbia chiesto il cambio non per problemi fisici, ma perché invece si sia accorto di aver fatto un errore grave è dietrologia pura, ma che questo Pezzella debba ancora lavorare durissimo prima di ambire alla maglia da titolare in Serie A temo sia una verità e non un voler andare a crocifiggere un ragazzo che comunque a vent’anni ancora da compiere il tempo per migliorare ne ha. È l’Udinese che inizia a non avere troppo tempo.