Parma, nuovo Tardini. Martines: «Inizio lavori alla fine della stagione 2024/25»

Il Managing Director Corporate del Parma Luca Martines ha preso parte alla trasmissione Casa Italia in onda su Rai Italia, si è espresso dando gli ultimi aggiornamenti sul Nuovo Tardini.

Di seguito le sue parole:

«Il progetto dello stadio si svilupperà su più stagioni. Lo abbiamo presentato un anno fa con un iter molto più veloce rispetto a quello che altri colleghi stanno affrontando in altre città, ma è comunque lungo. Il deposito del progetto definitivo è stato fatto a settembre, poi siamo entrati in Conferenza dei Servizi. La stessa Conferenza ha chiesto una serie di integrazioni documentali che abbiamo fornito la settimana scorsa ed è ripartita, a quel punto, la Conferenza. Siamo verso la fine del percorso, nel giro di un paio di mesi ci aspettiamo che la Conferenza dei Servizi esprima il proprio parere al Comune di Parma e poi da qui avremo l’autorizzazione a procedere per la parte esecutiva.

Siamo ancora in una fase amministrativa, quindi di approvazione e a cui seguirà il progetto esecutivo. Le tempistiche sono intorno al 2024, ritengo con buona approssimazione di avere autorizzazione a procedere fra settembre e dicembre del 2024. I lavori cominceranno alla fine della stagione 2024-25. Lo stadio temporaneo? E’ un tema delicato, stiamo sondando due strade, la preferita è di costruire uno stadio temporaneo in provincia con un processo simile alla ristrutturazione dello stadio corrente. Bisognerà avere autorizzazione dalla comunità. Ad oggi si sono candidati diversi Comuni. Tre Comuni che sono Noceto, Fidenza e Monticelli Terme con cui abbiamo già avviato vari sopralluoghi e c’è uno scambio di documenti, altri, fra cui Sorbolo, che stiamo valutando.

Il Tardini compie 100 anni ed è stato protagonista di capitoli della storia del calcio. E’ una struttura in cui gli ultimi interventi risalgono agli anni 2000, ma sostanzialmente è un impianto degli anni ’90. Ha una serie di limiti strutturali che oggi sono sempre più importanti. Da un lato siamo spinti dal desiderio di creare una struttura che garantisce la migliore Match Day Experience, la migliore esperienza inclusiva per tutti coloro che vanno allo stadio, intesa come servizi, visibilità e acustica. C’è poi un tema importante che è quello dell’inclusività appunto, siano esse famiglie o persone normodotate o diversamente abili, tutti devono avere accesso allo stadio in una maniera equivalente. C’è poi un tema di sostenibilità ambientale, perché le strutture, specialmente quelle costruite negli Anni 90 non eccellevano da un punto di vista di efficienza energetica. Creeremo una comunità energetica con dei pannelli solari che sono impiantati sul tetto dello stadio e la cui energia verrà redistribuita ai cittadini.

La nuova legge Stadi è entrata in vigore nel gennaio di quest’anno, il progetto prevede la demolizione dell’attuale stadio e la costruzione di un nuovo stadio al suo posto, senza variarne le caratteristiche. Lo stadio avrà la stessa capienza e le stesse dimensioni di quello attuale ed è un partenariato pubblico-privato. Il terreno e il bene sono di proprietà del Comune che lo affida in concessione al privato per un certo periodo di tempo che ne prende in carico oneri di ricostruzione e manutenzione».