Cosenza-Palermo, Viali: «I ragazzi sono stati eccezionali, ho visto una squadra coraggiosa»

William Viali, allenatore del Cosenza, commentando la vittoria contro il Palermo.

Ecco le sue parole:

«Per quanto abbiamo fatto fino a oggi, la squadra ha fatto molto di più. In 7/8 sedute abbiamo dovuto toccare tutti gli aspetti, credo che i ragazzi abbiano fatto qualcosa di eccezionale in base alle richieste. Di più è difficile chiedere in questo momento. Ma si è visto quello che voglio, una squadra che ha coraggio. A Pisa il gol ci ha ammazzato, qui invece abbiamo reagito subito.  Nella ripresa dopo il vantaggio abbiamo subito gol dopo due minuti. Il problema non sta nell’errore, ma nella reazione. E in questo oggi la squadra è stata davvero molto brava. Io ho visto l’anima in questa squadra, al di là degli errori. Abbiamo fatto ancora poco, ci tengo a dirlo. Bramavo questa settimana di sosta perché abbiamo bisogno di conoscerci, ma la base è importante. C’è stato subito un buon impatto da entrambe le parti. Io sono entrato con una certa adrenalina che loro hanno recepito in maniera positiva. Con presenza, coraggio e scelte tattiche. Le squadre se partono dal basso devono sapere cosa fare. Stiamo cercando di avere una linea guida, tutti dobbiamo sapere cosa vogliamo dentro la partita.  Gli errori non sono problemi tecnico-tattici, sembra un interruttore. È successo a Pisa ed è successo anche oggi. Dobbiamo lavorarci dal lunedì al venerdì. Ce la portiamo dietro dall’inizio e probabilmente ci vorrà del tempo. Ne abbiamo poco ma l’importante è che mentre cresciamo, facciamo risultati e reagiamo a queste défaillance che abbiamo.  Non ho pesato ancora l’intero gruppo di lavoro a mia disposizione. Nel primo tempo, soprattutto i primi 20 minuti, il baricentro è stato troppo basso. C’è stata anche la bravura dell’avversario. Mi fa soffrire però quando la squadra non riesce a guadagnare metri. Pur giocando una buona partita, si poteva fare di più. Ma non mi meraviglia, può far parte del gioco. Florenzi lo avevo già visto prima. Si è vista la presenza che ha in campo: occupa uno spazio minimo ma si sente come se pesasse 200 chili e fosse alto 2 metri e mezzo. Questo di lui rende molto l’idea».