Palermo “Vi porteremo in A”. Progetti e sogni dei colossi del City Piazzale del Barbera ore 11, tifosi in festa: “Un’altra promozione”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul nuovo Palermo targato City Group e riporta alcune reazioni dei tifosi presenti ieri al Barbera.

Più forte del caldo torrido delle 11. L’amore dei tifosi del Palermo per i colori rosanero non conosce ostacoli. Esultano a casa loro. «Il Palermo si ama e si tifa sempre, fino alla fine», dice con sciarpa al collo, nonostante i trenta gradi, Alessio Chello, studente, che si è presentato presto ieri mattina per non mancare a una «giornata storica». Quando dietro le macchine nere a vetri scuri, il gotha del City Group varca la soglia degli uffici del “Barbera”, i cori della curva Nord si fanno sentire forte. Salti in cerchio, maglie nere con l’aquila sul retro.

«È il momento di sognare in grande: come se fosse un’altra promozione – dice Giuseppe Palazzotto, portabandiera degli ultrà con cappello e zaino in spalla – Il Palermo anche in B ci sarà soddisfazioni. È una grande squadra e merita di più». In tanti sognano già la serie A, ma per molti la nuova holding, che fa capo allo sceicco Mansour, starà a guardare prima di fare un grande passo. E se i sognatori a occhi aperti, che già idealizzano la serie A entusiasmano i tanti piccoli tifosi rosanero presenti nel giorno del cambio di proprietà della squadra, c’è anche chi ci va più cauto.

«Le premesse ci sono tutte – dice Peppe Ferro, papà allo stadio a festeggiare il nuovo Palermo degli sceicchi – Sono convinto che i nuovi proprietari quest’anno faranno una squadra per mantenere la categoria. Poi cominceranno a investire, sperando che la città risponda con il dialogo per nuovi investimenti su stadio e centri sportivi. Ne va dell’amore per il calcio trasmesso alle nuove generazioni».

Poi guarda il figlio, che sorride con lo sguardo un po’ smarrito. «In una città dove tutti i giovani sono interisti o juventini, abbiamo il dovere di far crescere rosanero purosangue». Tra i fedelissimi c’è uno degli storici abbonati al “Barbera”. Girolamo Lo Piccolo. Lui agli arabi guarda con speranza. «Si ricordino che Palermo è una città araba, facciano i suoi interessi e portino il Palermo in alto: è quello che ci meritiamo anche noi tifosi».

E sotto il sole cocente, c’è chi si protegge con un copricapo arabo rosanero fatto a mano. Rosario Schirò l’ha preparato per salutare i nuovi padroni di casa. «Speriamo che sia un futuro più rosa che nero – dice – Sono abbonato da quando ero piccolo. Quando ero ragazzino non dormivo, per l’adrenalina. Adesso dormo, ma il pensiero è sempre al mio Palermo».