Palermo. Un’altra voragine, il Papireto sprofonda

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione relativa al Papireto.

Si vede l’acqua in fondo al pozzo urbano comparso ieri al Papireto. Il fiume sotterraneo fa capolino da una fessura metropolitana, che ha inghiottito un altro pezzo di asfalto ora galleggiante a diversi metri sotto terra, nella strada allagata dal maltempo a novembre scorso e già martoriata da scavi, transenne e chiusure per dare finalmente il via agli interventi. Via Matteo Bonello è così da dicembre, in preda allo sconforto dei residenti, ai disagi dei commercianti, alla sensazione diffusa di immobilismo. La pioggia ha reso quel vicolo prigioniero di incuria e balletti di competenze, e tra i due litiganti, Comune e Regione, il terzo sta alla finestra a vedere letteralmente franare il suo mondo.

Il cedimento non ha fatto danni o feriti, ma il taglio sanguinante è ben visibile sull’angolo incerottato dai nastri di pericolo messi in fretta dagli operai del Coime dopo il sopralluogo della polizia municipale. Un metronotte vigila e non fa passare nessuno. In questi giorni sono in azione gli operai che stanno realizzando un bypass per convogliare le acque e mettere in sicurezza la zona. Evidentemente il fiume che scorre sotto sta provocando nuove infiltrazioni che vengono a… galla mettendo in ginocchio il centro storico. L’area si trova alle spalle della Cattedrale ed è chiusa al traffico dal 12 dicembre. Con i nubifragi, l’acqua del torrente fuoriusciva dai tombini di via Bonello, riversandosi sulle vie sottostanti. Gli allagamenti, secondo i tecnici della protezione civile, sarebbero stati causati da un’ostruzione del fiume sotterraneo.

Diversi i sopralluoghi e da pochi giorni l’avvio dei lavori in somma urgenza per realizzare un bypass sotterraneo e convogliare le acque del Papireto verso l’area dell’ex ferrovia. Operazione non proprio facile: il torrente si trova in profondità, a circa dieci metri rispetto al livello della strada. «I lavori di manutenzione dei canali e dei fiumi sotterranei sono di competenza della Regione – ribatte l’assessore Maria Prestigiacomo – che dovrà fare le opportune verifiche sul fiume Papireto e gli opportuni lavori, dove necessitano, di consolidamento degli alvei.