Palermo, sei sconfitte e tutte dolorosissime. Il Barbera è sempre terra di conquista

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle sconfitte rimediate al Barbera dal Palermo e il record negativo.

Un record negativo che resisteva da ben 27 anni è stato infranto venerdì sera con la sconfitta contro il Venezia. Quella contro i lagunari, infatti, è stata la sesta partita casalinga che il Palermo ha perso in stagione e mai la squadra rosanero aveva fatto così male in Serie B nel nuovo millennio. Era la stagione 1996/97 e il Palermo perse ben 7 gare casalinghe. Era il Palermo allenato da Ignazio Arcoleo che alla fine della stagione si classificò al 19° posto abbandonando mestamente la B.

Quella stagione le squadre che vennero a «saccheggiare» il Barbera furono, in ordine, Empoli, Lecce, Cosenza, Padova, Foggia, Cesena e Bari. Dopo quell’annata disastrosa, che si tradusse appunto con la retrocessione nella terza serie, il Palermo non fece mai più così male nelle gare casalinghe, eccezion fatta per la stagione 2016/17, quella che portò in dote un’altra retrocessione, dalla Serie A alla B: in quella circostanza la squadra rosanero perse addirittura 12 partite al Barbera in u n’annata da dimenticare.

Un trend negativo, quindi, che la storia collega a due retrocessioni. I numeri di questa stagione al Barbera sono senza dubbio «horror», ma per fortuna a fine stagione non finirà come nelle due precedenti occasioni. Di sicuro c’è che i numeri fatturato al Barbera non sono idonei ad una squadra che vuole salire di categoria, che dovrebbe fare del proprio stadio un fortino inespugnabile, soprattutto se questo stadio si chiama Barbera e ha una media spettatori superiore alle 23 mila unità.

La media punti del Palermo nelle partite casalinghe è di 1,67, poco più alta rispetto a quella che sta facendo registrare nelle partite esterne, ferma a 1,60. Un bilancio negativo che è già peggiore rispetto a quello della passata stagione, quando i rosanero persero al Barbera solamente tre partite. Numeri negativi raddoppiati, quindi, nonostante il campionato non sia ancora terminato e all’appello mancano ben quattro gare interne contro avversari non del tutto comodi che rispondono al nome di Sampdoria, Parma, Reggiana e Ascoli.