Palermo: “Repubblica denuncia e il giudice indagato lascia. Adesso…”

L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato quanto accaduto nella giornata di ieri in quel di Roma con il presidente della Corte d’Appello che si è astenuto dal giudicare i rosa per delle indagini nei suoi confronti. La denuncia era partita proprio dallo stesso quotidiano che aveva titolato ieri mattina: “Il giudice che deciderà sul Palermo è indagato per corruzione”. Denuncia che ha fatto rumore in via Campania 47 a Roma dove era riunita la Corte d’Appello Federale. Il giudice in questione è Sergio Santoro che avrebbe dovuto presiedere la corte e che invece, intorno alle 17, pochi minuti dopo l’udienza, ha deciso di astenersi dal giudizio per ragioni di opportunità. A quel punto si è provato a formare un altro collegio giudicante con presidente Luigi Caso che però ha chiesto tempo per leggere le carte e quindi ha rinviato l’udienza al 29 maggio. Il quotidiano definisce questa, una situazione paradossale, che non fa altro che aumentare l’ansia di società e tifosi. Il quotidiano si pone diversi quesiti che ad oggi restano irrisolti, per esempio: “Perché Santoro, che sa di essere indagato per corruzione, abbia atteso l’udienza d’appello e la pubblicazione dell’articolo e non si sia astenuto quando presiedeva la corte che ha respinto la richiesta di sospensiva dei play-off presentata dal Palermo?”; “Quale credibilità possa avere il sistema calcio che chiama a decidere su procedimenti così importanti un giudice indagato per corruzione?”. Domande che difficilmente troveranno risposte.