Palermo, Eugenio Corini si presenta: «Questa è la mia vera occasione. Obiettivo assestamento, sinceri con i tifosi»

Eugenio Corini e Gardini Palermo

Corini e Gardini Palermo

Oggi, martedì 9 agosto, il Palermo  ha presentato il nuovo allenatore Eugenio Corini nella sala stampa del Renzo Barbera. L’ex capitano dei rosanero e bandiera in campo, torna per la seconda volta sulla panchina del club siciliano. Questa volta inizia un percorso nuovo in Serie B, sotto la supervisione di una nuova prestigiosa società. La conferenza è stata aperta dalle parole del direttore generale Giovanni Gardini: «Siamo molto soddisfatti di aver riportato Eugenio a Palermo perché pensiamo che sia un allenatore di spessore. Ritengo di aver apprezzato le sue qualità sportive e soprattutto umane e personali che poi sono fondamentali nella scelta. Ritengo sia l’allenatore ideale per quello che è il nostro percorso che riteniamo di dover fare in un periodo non assolutamente breve.

Corini e Gardini
Corini e Gardini Palermo

Anche per questo ci siamo presi qualche giorno in più per fare questa scelta, prendendoci il tempo necessario per venire incontro alla società e per rispetto a questa meravigliosa tifoseria e questa fantastica città. Il nostro obiettivo per questa stagione è di creare una stabilità sportiva, mantenendo la categoria e cercando di guardare sempre avanti. Senza però creare illusioni che in questo momento non possiamo sostenere. Siamo una società neopromossa, abbiamo il tempo per costruire qualcosa di grande ma non abbiamo nessun tipo di fretta e questo è fondamentale che venga recepito per non creare false illusioni, fermo restando che è giusto sognare». Di seguito le parole di Eugenio Corini

IL RICORDO DI ZAMPARINI – «Torno a Palermo con un grande senso di responsabilità e per questo mi va di rivolgere un pensiero al mio ex presidente Zamparini. Abbiamo avuto un rapporto conflittuale ma è grazie a lui che sono arrivato qua e sono diventato un giocatore importante e questo non lo posso dimenticare».

BALDINI – «Anche a Baldini mi lega un bel rapporto, ha raggiunto un obiettivo straordinario col Palermo sfruttando la seconda occasione che gli si è presentata sulla panchina rosanero e mi andava di rivolgere un pensiero e i complimenti anche a lui».

CITY GROUP – «Ringrazio anche il City Group perché essere chiamato da loro è un orgoglio. Hanno fatto riflessioni approfondite e non una scelta dettata dalla’emotività. Ho accettato questo progetto per creare un percorso che possa sempre andare a crescere, e che parte dalla stabilità societaria e dal mantenimento della categoria».

OBIETTIVO STAGIONALE – «Ho accettato questo progetto per creare un percorso che possa sempre andare a crescere, e che parte dalla stabilità societaria e dal mantenimento della categoria. Con grande onestà intellettuale è giusto stabilire gli obiettivi per essere onesto con voi e con tutti i tifosi».

ASPETTATIVE DEI TIFOSI – «L’importante è essere onesti e leali e dire le cose come sono, poi il tifoso può decidere di accettare o meno. Noi andremo in campo per vincerle tutte ma sappiamo bene che non sarà facile. Il Palermo viene da un percorso difficile e straordinario che li ha spinti ad arrivare in Serie B. Sappiamo che bisogna migliorare per abituarsi alla categoria».

MODULO – «A me piace giocare con degli esterni, un 4-3-3 o 4-2-3-1 ma dipende molto da come andremo a consolidare la rosa e dall’attitudine dei calciatori. Il calcio mi ha insegnato ad avere capacità di adattabilità. Il calcio è fatto di movimenti, dipende sempre da come occupi il campo. Per come piace lavorare a me bisogna riempire il centrocampo e su questo stiamo lavorando con la società».

STATO D’ANIMO DEI CALCIATORI – «La squadra ha grande motivazione e orgoglio. Ieri quando mi sono relazionato con loro gli ho fatto i complimenti perché mi hanno fatto rivivere l’emozione che ho vissuto in campo. Bisogna sempre capire da dove si arriva e per mantenere la categoria bisogna sempre alzare il livello. Ai vecchi spetta il compito di spiegare ai nuovi cosa significa indossare la maglia del Palermo. Io non regalo niente a nessuno, parlerà il campo. Voglio giocatori che siano connessi al 100% con la squadra e sono altrettanto leale con tutti se vorranno parlarmi».

MERCATO – «Abbiamo voglia di migliorare in alcuni reparti. C’è la volontà di operare su acquisti che possano darci subito una mano ad abituarci alla categoria. Stiamo lavorando sul centrocampo in particolar modo. Abbiamo fatto già dei colloqui parlando anche con Zavagno. I tempi del mercato sono complicati e difficili, c’è la volontà ma non la fretta. Ho chiesto alla società di prendere giocatori che alzino il livello della squadra».

MOTIVAZIONI – «Chi rimane qui avrà tutta la volontà per mantenere la categoria e quindi sulle motivazioni non ho dubbi che questo avverrà e l’ho notato anche nei primi due allenamenti che ho svolto con i ragazzi. Il calcio è fatto di movimenti, dipende sempre da come occupi il campo. Per come piace lavorare a me bisogna riempire il centrocampo e su questo stiamo lavorando con la società».

RINAUDO E SANTANA – «Con Rinaudo siamo stati compagni di squadra e sono contento per lui che sia stato promosso come direttore sportivo. Tra noi due c’è grande condivisione. Santana sembra ancora un calciatore, ieri l’ho utilizzato in allenamento, dovrei farci un pensiero. Mi avvarrò della sua esperienza che sarà preziosa perchè ha una visione molto più vicina ai calciatori e per me sarà un valore aggiunto averlo».

PERUGIA – «Il Perugia è una squadra forte, la struttura è rimasta quella e recupereranno giocatori importanti. Conosco bene l’allenatore e quindi troveremo una squadra più avanti in senso generale su tutto. Bisogna, però, essere propositivi e reattivi a capire quali saranno i giocatori più pronti. Quando ci sono punti in palio bisogna superare le difficoltà, qualità primaria del Palermo dell’anno scorso. Questa sarà una grande risorsa e chiedo l’aiuto dei nostri tifosi che saranno fondamentali. Nelle difficoltà i ragazzi meritano di essere supportati. Spingere la squadra fino all’ultimo, poi a fine partita se uno vuole fischiare può farlo».

NUOVO STAFF – «Voglio portare con me i miei quattro collaboratori e ci stiamo lavorando. Appena avremo le conferme verrà comunicato allo staff. Ho trovato figure importanti all’interno della società e presto ci saranno anche i miei 4 collaboratori».

SILIPO – «Un ragazzo sicuramente di talento, dotato anche di una discreta forza fisica. Penso che abbia margini di miglioramento importanti, dipenderà dalla sua attitudine, dalla sua voglia di superare le difficoltà e di applicarsi. I giocatori devono capire che con i 5 cambi il calcio è cambiato quindi entrare nell’ottica di sentirsi parte di qualcosa, anche avendo a disposizione dieci minuti possono fare la differenza. Io non dimentico mai i miei giocatori, nessuno di loro. Non voglio avere problemi con nessuno di loro, dipende se loro vogliono averli con me».

TIFOSI – «La prima cosa che ho detto è “Vi aspetto allo stadio” perché tutti insieme possiamo superare un momento di difficoltà. Il loro supporto sarà fondamentale per la partita di sabato».

LUPERINI E VALENTE – «Luperini ha avuto la mononucleosi e non ci sarà col Perugia, lo considero un giocatore molto importante e l’ho seguito in Serie C l’anno scorso ma purtroppo per adesso non è disponibile. Valente si è allenato ed è disponibile per la partita col Perugia».

CORINI DEL PASSATO E DI OGGI – «Quando sono arrivato al Palermo avevo salvato due volte il Chievo, avevo l’energia per provare a migliorare la squadra ma in quel percorso ho capito che non c’era la possibilità di lavorare nel modo giusto. Con grande dolore diedi le dimissioni, mi è costato tanto ma sentivo che non era il momento giusto. Anche Baldini ha avuto una nuova occasione, la vita ti da una seconda possibilità. Questa è la mia vera occasione da allenatore del Palermo. Ho voglia di consolidare e accrescere il percorso della squadra, guadagnandomi la fiducia della società. Faremo degli errori ma ci serviranno per migliorare.».

SERIE B – «Il Palermo arriva dalla D e ci confrontiamo con squadre che retrocedono dalla Serie A. Per questo diciamo le cose come stanno, abbiamo la volontà di costruire un percorso e questo mi permette di lavorare con serenità. Ho sempre pensato che un allenatore bravo diventa molto bravo se condivide un progetto con la società. Il tempo dirà cosa accadrà ma dal punto di vista lavorativo saremo in perfetta sintonia e questo potrà portarci agli obiettivi che vogliamo raggiungere».

LECITO SOGNARE – «Assolutamente, io ho portato una valigia piena di sogni e obiettivi. Per far si che i sogni diventino realtà serve, però, tanto lavoro. Vedere lo stadio pieno sabato e vincere sarebbe già un sogno. Andiamo passo passo, la capacità sarà stare dentro le difficoltà. La lunghezza del percorso ci porterà a traguardi importanti».

REFERENTI – «Per quanto riguarda la parte sportiva mi confronto con Rinaudo e Zavagno. Gardini sovrintende tutto, ho fatto anche una cena con Marwood e ieri abbiamo avuto una lunga chiacchierata. I riferimenti sono molto chiari e si sta creando un bel gruppo di lavoro».

REPLICARE QUANTO FATTO DA GIOCATORE – «Se un allenatore pensa troppo a queste cose non potrebbe fare questo lavoro. Da dieci anni faccio questo mestiere, ho avuto momenti belli e altri di difficoltà. Nel calcio può succedere di tutto, nel medio lungo se si lavora bene si cresce sicuramente. Oltre al valore del risultato sportivo c’è sempre un concetto legato alla persona e al rapporto di lealtà. Non ci sono dubbi sul fatto che darò fino all’ultima goccia di sudore per il Palermo».

ATMOSFERA – «Dobbiamo ricreare un’atmosfera che riporti quella magia che c’era l’anno scorso. Mi concentro sulla rosa che ho, c’è il mercato aperto. Quando le operazioni si andranno a delineare faremo una valutazione globale su chi si sentirà parte del progetto, chi vorrà rimanere e chi vorrà andare via».

DE ROSE – «Che il ragazzo abbia richieste è un bene per lui, vuol dire che è bravo ma ad oggi è un giocatore del Palermo e si sta allenando bene. Non l’ho visto distratto e per me è a disposizione. Cosa succede tra 48 ore o tra 10 giorni non lo so».

EREDE COL NUMERO 5 – «De Rose, Damiani e Broh hanno attitudini diverse dal regista classico ma hanno caratteristiche importanti. Cercheremo di capire se potremo trovare un giocatore con quell’attitudine nel mercato».