Palermo: niente più allenatori sul libro paga, da chi ripartiranno i rosanero?

Non è uno scherzo, dal 30 giugno il Palermo non avrà più alcun allenatore “esonerato” a cui dovrà continuare a pagare gli emolumenti. Nella storia recente del club rosanero, i tecnici che si sono avvicendati sulla panchina del «Renzo Barbera», sono talmente tanti che non si ricordano ormai neanche più. Con la passata gestione societaria, il capro espiatorio di una stagione, di una partita, o insomma di qualsiasi cosa andasse male, è sempre stato, in primis, l’allenatore. Già, perché si è sempre scelto di spendere una vera e propria barca di soldi per cambiare sempre in corsa, a volte facendo bene, altre volte facendo male, senza mai pensare a lungo termine, con un progetto magari duraturo nel tempo.

Senza scavare troppo nel passato dunque, il Palermo si ritrova adesso a programmare la nuova stagione senza ingaggi “gravosi” dal punto di vista economico alla voce “allenatori”. Bruno Tedino, Roberto Stellone e ultimo in ordine cronologico, Delio Rossi, sono gli ultimi tre tecnici che il club rosanero avrà sotto contratto fino al 30 giugno 2019. Tra 27 giorni dunque, il Palermo sarà libero di programmare il proprio futuro senza dover pensare agli errori passati. «Tabula rasa» insomma, per la nuova proprietà targata Arkus Network, che con il direttore generale Fabrizio Lucchesi, almeno da questo punto di vista, potrà programmare le prossime strategie senza vincoli derivanti dalla precedente, probabilmente scellerata, gestione.

Per ripartire dopo la retrocessione, la precedente società aveva deciso di affidarsi a Bruno Tedino, un tecnico emergente, proveniente da un Pordenone che in serie C aveva dato spettacolo senza però ottenere la promozione. Un allenatore, Tedino, che si è rivelato poco azzeccato, forse a causa della scarsa esperienza in palcoscenici importanti, ma che è costato la bellezza di 250 mila euro a stagione. A sostituirlo, in due occasioni, è stato poi Roberto Stellone, allenatore che sembrava poter fare al caso dei rosanero, ma che alla fine si è rivelato comunque un “errore”, visto che è stato deciso il suo esonero. Anche il suo, è stato un ingaggio non troppo “morbido” per le casse societarie, visto che percepiva la bellezza di circa 370 mila euro a stagione, cifra sicuramente importante per un club di B.

Come detto, l’ultimo tecnico arrivato in Sicilia, a cui scadrà il contratto tra circa 3 settimane, è Delio Rossi, simbolo e icona del recente passato rosanero, con il quale si può aprire un discorso più ampio, quello relativo alle strategie future del club. Già perché dopo aver passato il peggio con l’incubo della retrocessione in C, allontanatosi da pochi giorni, adesso per il direttore generale Fabrizio Lucchesi è tempo di programmare e ripartire.

A tal proposito, l’allenatore, nel nuovo progetto di Arkus, sarà il perno centrale del nuovo corso, avrà autonomie nelle scelte, voce in capitolo per quanto riguarda il mercato, e anche “mani libere” dal punto di vista organizzativo, visto che a più riprese è stato detto dai nuovi vertici societari che sarà proprio il tecnico a decidere, per esempio, dove svolgere il prossimo ritiro estivo. Ma chi sarà a questo punto il nuovo condottiero del Palermo?

Rispondere a questa domanda oggi è particolarmente difficile, visto che proprio in questi giorni la società sta valutando le scelte migliori da prendere. L’incontro con Delio Rossi, è una priorità per il dg Lucchesi, che a più riprese ha detto di voler prima parlare con l’attuale allenatore prima di prendere qualsiasi decisione. La verità però, racconta di un rinnovo da parte di Rossi che sembra particolarmente difficile. È più probabile, salvo colpi di scena, che a guidare il Palermo nella prossima stagione sia qualcun’altro. Ma a questo punto i nomi che circolano insistentemente da giorni sono noti: Beppe Iachini, Francesco Guidolin, Vincenzo Vivarini, Giovanni Tedesco, Eugenio Corini, Pasquale Marino e Roberto Venturato.

Tutti nomi più o meno suggestivi, che potrebbero però non essere realmente nei pensieri di Lucchesi. Se per Guidolin e Corini le strade sembrano di difficile percorrenza per motivi differenti, visto che il primo sembra ormai essersi dedicato a fare l’opinionista tv, e il secondo è attualmente sotto contratto con il Brescia che lui stesso ha condotto in A, quelle che portano a Vivarini, Marino e Venturato potrebbero già essere più semplici da raggiungere. Anche se il vero nome che potrebbe fare al caso dei rosanero è quello di Beppe Iachini, allenatore reduce dall’esonero in quel di Empoli, che i tifosi rosanero ricordano molto bene visto che l’ultima promozione del Palermo in serie A è arrivata proprio per mano sua, con addirittura il record di punti nel campionato cadetto.

Questa settimana, servirà a capire in che direzione andrà il futuro del Palermo che, con un progetto nel quale i giovani avranno la strada spianata per favorire un risanamento dei conti disastrati dagli ultimi anni, avrà sicuramente bisogno di una guida sapiente in panchina, qualcuno in grado di forgiare la nuova era del Palermo targata Arkus Network.