Palermo-Messina. Striscioni, immagini e applausi per ricordare Zamparini

Padre Vitrano della Missione di Biagio Conte: «Per noi era Maurizio, abbiamo perso un amico e un fratello»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul ricordo del Renzo Barbera riservato alla scomparsa di Maurizio Zamparini in occasione del derby contro il Messina giocato ieri.

«Da ogni critica sarai esonerato, nel bene e nel male da Palermo sarai ricordato. Rip presidente». Così la Curva Nord ha omaggiato Maurizio Zamparini, esponendo uno striscione durante il minuto di raccoglimento prima di Palermo-Messina dove la squadra di Silvio Baldini è scesa in campo con il lutto al braccio. Il silenzio dei 5.068 spettatori presenti al «Barbera» si è trasformato ben presto in applausi in sua memoria, mentre sui maxischermi dello stadio scorrevano alcune istantanee dell’ex presidente nel suo periodo alla guida del club rosanero. Intanto, la salma di Zamparini, morto nella notte tra lunedì e martedì al Maria Cecilia Hospital di Cotignola, in provincia di Ravenna, è stato cremato ieri pomeriggio.

Una volontà dell’imprenditore friulano la cui urna verrà tumulata nel cimitero di Cividale del Friuli, in provincia di Udine, dove è sepolto il padre. A ricordare Zamparini non è stato solo il mondo del calcio e della politica, ma anche quello del sociale. È nota, infatti, l’attività benefica fatta a riflettori spenti dall’ex patron nei suoi anni a Palermo, soprattutto a favore della Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte, attualmente in eremitaggio e venuto a conoscenza della scomparsa. «Per noi non era il presidente Zamparini, ma semplicemente Maurizio» racconta padre Giuseppe Vitrano, responsabile della Missione che opera dal 1991.

Il rapporto tra Zamparini e il missionario laico oltre la beneficenza visto che tra i due era nata un’amicizia: «Con la Missione non si è presentato da imprenditore e da presidente del Palermo, ma da fratello, amico e padre – prosegue padre Vitrano -. Ha sposato in pieno la causa della Missione e l’esigenza che avevamo di aiutare i nostri fratelli. Ha saputo fare una carità fattiva, non solo elargendo delle somme di denaro, ma attenzionando anche la Missione in altri momenti spedendo dei viveri. Lui è scomparso, ma vive nel cuore e nella preghiera di tutti noi».