Palermo. Massolo richiude la porta

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Massolo che ha mantenuto ancora una volta la porta inviolata contro il Bari.

Non teneva la porta chiusa da quando s’era interrotta la sua striscia di imbattibilità. Massolo è tornato titolare e lo ha fatto tirando giù la saracinesca: quarta partita su sette senza subire reti, per il «dodicesimo» del Palermo, chiamato a giocare dal primo minuto a Bari a causa dell’assenza forzata di Pelagotti (che ha voluto comunque essere presente in panchina, pur non potendo giocare).

La risposta del vice è stata quella che si aspetta da un portiere affidabile, anche dopo aver perso il posto: nessun gol incassato, contro una capolista in clima di festa, dinanzi a oltre 25 mila spettatori pronti a esplodere per una rete dei loro beniamini. Non è stato possibile, perché nelle (poche) occasioni create da Antenucci e compagni c’era Massolo a tappare le falle.

Non è la prima volta che chiude una partita senza subire reti. Lo ha fatto, in realtà, sin da quando ha iniziato a giocare in campionato. Ha esordito a Latina, dopo l’espulsione di Pelagotti, poi è stato confermato tra i pali per forza di cose nella successiva trasferta di Catanzaro, data la squalifica del titolare. In entrambi i casi, senza incassare gol. Stessa cosa quando Baldini lo ha «promosso» contro la Vibonese, nel match vinto 3-0 dai rosanero al «Barbera».

Altra porta inviolata, poi qualcosa si incrina. Ad Avellino subisce il primo gol, nella prima affermazione esterna della stagione. Poi arrivano le partite con Fidelis Andria e Potenza, in cui il tecnico evidenzia qualcosa che non è andata per il verso giusto. Lì Massolo perde di nuovo il posto, ma appena è stato chiamato nuovamente in causa, si è ripresentato con uno «zero» alla voce gol subiti. A Bari, in una sfida decisiva per agganciare il terzo posto, c’è riuscito per la quarta volta in campionato. Tra i portieri con almeno 5 presenze nel girone C, è il terzo per percentuale di imbattibilità (57,1%). Un «dodicesimo» che sa anche come fare il titolare, in questo Palermo che sogna la B.