Palermo, manca il mordente e serve una sterzata. Il Savoia fa più paura che mai

Palermo, adesso si che è veramente dura. Il pareggio per 1-1 in casa del San Tommaso ha messo a nudo tutti i limiti tecnici e caratteriali della squadra rosanero, ma anche di Pergolizzi. La prestazione offerta dalla compagine siciliana non è stata certamente spumeggiante e non è la prima volta che succede, tanto in casa quanto in trasferta. Inutile appellarsi alle misure del campo: «Il campo – ha dichiarato Pergolizzi al termine del match di oggi in casa del San Tommaso – è piccolo e anche una punizione a centrocampo diventa più pericolosa». D’altronde il campo era di misure uguali sia per i padroni di casa che per i rosanero. Le squadre che il Palermo ha ospitato al “Barbera”, ad esempio, non si sono appellate alle misure del rettangolo di gioco, che è più grande rispetto ad altri.

In realtà problemi dei rosa non sono le misure del campo, bensì il fatto che sembra non esserci più la cattiveria avuta nelle prime 10 partite di campionato: «Io – ha anche dichiarato Pergolizzi dopo il pareggio in terra campana – non sono scontento del risultato». Sicuramente meglio pareggiare che perdere, ma il Palermo, costruito per vincere il campionato di Serie D, non può e non deve accontentarsi del pari in casa del San Tommaso penultimo in classifica. Alla squadra manca il mordente. Mordente che deve essere stimolato dall’allenatore, primo vero condottiero della squadra. Se manca al tecnico è normale che, di conseguenza, la squadra non vada in campo per lottare, ma semplicemente per svolgere il proprio compitino.

Il calo è netto. La squadra rosanero, dopo la sconfitta contro il Savoia, ha visto scricchiolare le proprie certezze. È inutile nascondersi dietro ad un dito. Da quel momento c’è stato un evidente calo a livello di gioco, che in verità già di per sé latitava, e di risultati. La classifica dice Palermo 45 punti; di questi ben 30 sono stati raccolti nelle prime dieci gare di campionato, i restati 15 nelle successive nove. La differenza è notevole, così come è evidente il fatto che i rosa non sono in grado di trovare la via del gol con la stessa facilità di prima. Nelle prime 10 giornate le reti realizzati sono state ben 25, con il picco di ben 6 marcature al Corigliano, dall’undicesima alla diciannovesima invece le marcature sono state solo 7. Tutto questo ha permesso al Savoia di recuperare lo svantaggio che al momento dello scontro diretto, era di 13 punti. Adesso i rosa si trovano a +4, ma con una partita in più.

Palermo, ora testa bassa e pedalare. Il nervosismo e, forse, la paura di non poter raggiungere l’obiettivo da parte del Palermo si sono palesati già nel post della gara vinta contro il Marsala, quando l’ad Sagramola con una nota chiese al Savoia: «Per rispetto della serietà del torneo, anziché montare inutili polemiche, sarebbe meglio che la smettessero di giocare in orari diversi rispetto a quello di calendario!». Al Palermo deve interessare solo del Palermo, non del Savoia. Sarebbe stato più semplice, forse, chiedere anche da parte dei rosanero di poter giocare alle 15 così da non “compromettere” l’andamento del campionato.

Adesso, comunque, la palla è in mano alla dirigenza rosanero. Pergolizzi, se verrà confermato, dovrà necessariamente dare una sterzata alla squadra perché in questa maniera si rischia di buttare alle ortiche una stagione che era nata sotto i migliori auspici. I tifosi, nelle settimane precedenti, hanno palesato tutto il loro disappunto per le scelte del tecnico, con il picco che si è avuto durante Palermo-Marsala con i fischi dopo la sostituzione Felici-Silipo. Quasi certamente, la società sta facendo le valutazioni del caso, ma queste dovranno essere fatte in fretta e senza sbagliare, perché farlo potrebbe significare dire addio ai sogni di gloria.