Palermo: arriva il primo acquisto di Foschi, ecco chi è il palermitano Mazzotta

Il Palermo ufficializza il primo acquisto della nuova era targata Rino Foschi. Quest’oggi infatti è arrivato in città Antonio Mazzotta, terzino sinistro, palermitano di nascita, che nella scorsa stagione ha indossato la maglia del Pescara. Ecco la sua scheda:

CARRIERA Antonio Mazzotta nasce a Palermo il 2 agosto del 1989. Inizia a dare i primi calci ad un pallone alla Fortitudo Golden Boys, scuola calcio appartenente al Palermo, dal 2004 al 2005. Dopo una parentesi in Eccellenza nel Kamarat, approda nel vivaio rosanero dove resta dal 2006 al 2009. In quella occasione, ha vinto insieme alla Primavera 2008-09 lo scudetto del campionato di categoria, guadagnandosi così, la convocazione in ritiro in prima squadra proprio nel 2009.

Nell’estate di quello stesso anno, tuttavia, viene ceduto in prestito al Lecce con diritto di riscatto della compartecipazione ed esordisce nei professionisti proprio con la maglia dei salentini. Quell’anno viene riscattato, ma da lì iniziano una serie di partenze in prestito rispettivamente a Pescara, Crotone, Cesena, fino ad approdare nel gennaio 2015 al Catania. Con gli etnei colleziona solamente 19 presenze, per poi tornare alla base tra le fila dei romagnoli per fine prestito. Proprio nel Cesena di Rino Foschi, oggi direttore dell’area tecnica del Palermo che lo ha riportato nella sua città natale. Nelle ultime due stagioni ha giocato a Pescara per un totale di 38 presenze e 0 reti e una breve parentesi al Frosinone dove in 31 gare ha messo a segno un gol.

CARATTERISTICHE Il suo ruolo principale è quello di terzino sinistro, all’occorrenza può giocare anche da esterno a centrocampo. Dopo aver iniziato la carriera come ala offensiva nel campionato regionale di Eccellenza Siciliana, dal suo approdo nelle giovanili rosanero è stato riadattato a ruoli più difensivi; da diversi anni viene impiegato come terzino sinistro in una difesa a 4, o come tornante in una difesa a 5. Dotato tecnicamente, fa della corsa e della resistenza le sue armi migliori, potendo garantire spinta e sovrapposizioni. Il suo ritorno in Sicilia, libera di fatto la partenza di Haitam Aleesami, uno dei tanti già pronto con la valigia in mano a lasciare Palermo.