Melli: «Il Parma può arrivare ancora sesto. Se avremo la fortuna di battere il Palermo, potremmo superarlo»

Intervistato da “ParmaLive.com” l’ex attaccante dei crociati, Sandro Melli si è soffermato sul campionato della squadra di Pecchia e sulla sfida contro il Palermo.

Ecco le sue parole:

«Valuto la partita Como-Parma in maniera molto negativa, credo che non abbia funzionato nulla. E’ stata una prestazione incolore sotto tutti gli aspetti: sia tattici che personali del singolo giocatore. Anche l’allenatore ha commesso tanti errori. Direi che, insieme alla partita di Cosenza, è stata la più brutta prestazione del Parma Calcio quest’anno. Non salverei nulla, il Parma non ha dimostrato niente. La squadra si è trovata in svantaggio dopo solo cinque minuti, non è riuscita a reagire, ha sempre dato spazio ai contropiedi del Como e non ha praticamente mai tirato in porta. E’ stato un Parma molto confusionario, privo di iniziative sia singole che di squadra. Quale può essere la causa di questo andamento altalenante dei crociati? Più che andamento altalenante, potremmo dire che questo è un andamento che va verso il basso. Ormai le vittorie sono molto poche, mentre in passato il Parma ha anche totalizzato una-due vittorie consecutive, poi subiva un ko. Ultimamente, invece, sono più i risultati negativi di quelli positivi. Posso dare un giudizio dall’esterno per quanto riguarda i motivi, secondo me ci sono sempre tanti motivi che sono alla base di questa situazione. Penso che le scelte dell’allenatore in questo momento siano da rivedere, vi è il solito problema che riguarda l’attaccante, inoltre noto che la squadra ha perso dinamismo sotto l’aspetto della condizione fisica. Il Parma mi dà l’idea di essere una squadra molto insicura che tiene il pallino del gioco senza riuscire mai a concretizzare. Le altre squadre conoscono questa peculiarità della squadra crociata e si coprono bene, perché sanno che il Parma fatica a tirare in porta. Il Parma fa un tipo di calcio che permette alla squadra avversaria di mettersi bene in difesa, di coprirsi e non dà mai la possibilità alle squadre avversarie di essere prese alla sprovvista. La manovra è troppo lenta e questo fa sì che gli avversari si coprono bene e, quando ripartono, diventano sempre pericolosi».

«Al Parma mancano tante cose. La squadra deve ritrovare un po’ di fiducia in se stessa, deve trovare più condizione fisica e qualche risultato positivo che possa dare un po’ di morale. Il Parma dovrebbe cercare di arrivare almeno settimo o ottavo per giocarsi i playoff. In seguito magari si potrebbe anche fare un miracolo. Ad ogni modo, il Parma visto ultimamente ne ha di strada da fare e il tempo è poco. I crociati dovrebbero accelerare molto la crescita sotto questi aspetti. Sicuramente la sosta un può aiutare in parte a riordinare le idee, a fare delle valutazioni più serene, sia personali che di gruppo. Penso comunque che una squadra, dopo otto mesi di campionato, dovrebbe, mi auguro, avere già fatto riunioni o valutazioni di questo tipo. Purtroppo i risultati al momento non si vedono. Probabilmente una settimana in più di valutazioni potrebbe dare un piccolo aiuto. Ma se i giocatori non trovano dentro di sé un po’ di amore verso questa maglia diventa difficile. Io vedo altre squadre lottare, lo fanno pur essendo consapevoli dei propri limiti. Al contrario, all’interno della rosa del Parma, sono tutti convinti di essere dei buoni giocatori, fatta eccezione per Buffon, Vazquez e Bernabé. Gli altri dovrebbero lavorare tanto e capire che in Serie B occorre correre e pedalare. Purtroppo la sensazione è che molti siano convinti di essere dei buoni giocatori ma non è così. Secondo me il Parma può arrivare ancora sesto, settimo o ottavo. Nulla è compromesso per i crociati da questo punto di vista. Fra due settimane ci sarà il confronto con il Palermo. Se abbiamo la fortuna di batterlo, potremmo superarlo. Secondo me ciò che preoccupa è l’atteggiamento e il modo in cui si sta in campo. Sembra ci sia poca voglia di lottare e preoccupa il modo di porsi in campo in occasione delle partite».