Luca Toni: gli anni a Palermo, storia e altre considerazioni

In questo articolo parleremo di uno dei giocatori più amati di sempre del calcio italiano sia dai tifosi che dai bookmaker italiani per la sua prolificità calcistica. Oltre che essere campione del mondo nel 2006, è stato anche colui che ha permesso al Palermo di tornare in A e anche il più anziano capocannoniere di tutta la massima Lega calcistica italiana.

Luca Toni: storia dei club

Un giocatore entrato nella leggenda per tutti gli italiani, e non solo, a partire dal 2006 grazie alla sua esperienza positiva in nazionale che, anche grazie alla sua tecnica e possenza fisica, ha potuto vincere il più nobile dei trofei calcistici, il globo d’oro dei campionati del mondo. È da considerarsi un po’ come lo Zlatan Ibrahimovic italiano, un giocatore grande e grosso che ha cambiato un numero spropositato di squadre durante la sua carriera.

La storia di Luca Toni come calciatore professionista inizia con il Modena nel 1994, squadra in cui ha militato per due anni in Lega C1 collezionando un totale di 32 presenze e segnando 7 reti. È stato per un anno all’Empoli durante il 96/97 collezionando 3 presenze e 1 gol ed esordendo in B. Nel 97/98 è tornato in C1 con la Fiorenzuola, riuscendo a portare a casa 36 presenze e 2 reti. Nel 98/99 con la squadra del Lodigiani ha cominciato ad ingranare, riuscendo a segnare 15 gol in 31 presenze. Dopo un ottima annata, nel 99/00 torna in B con il Treviso e segna 15 gol in 35 partite giocate. L’anno 00/01 fa il suo debutto in Serie A giocando per il Vicenza segnando 9 gol in 31 presenze stagionali. I due anni successivi li passa al Brescia, in serie A, riuscendo a segnare 13 gol in 28 presenze il primo anno e 2 gol in 16 presenze il secondo anno. Dal 2003 fino al 2005 Luca Toni è stato un giocatore del Palermo giocando il B il primo anno e in A il secondo, in seguito alla promozione del Palermo alla massima lega. Gli anni 2005/2006 e 2006/2007 li passa alla Fiorentina segnando 31 gol in 38 presenze il primo anno e 16 gol in 29 presenze il secondo anno. Da 2007 al 2010 è stato un giocatore del Bayer Monaco segnando un totale di 38 gol nelle 60 presenze che ha collezionato con il club tedesco. Ritornato in Italia, nel 2010, passa un anno alla Roma portando a casa 5 gol in 15 presenze. Nel 2010/2011 passa al Genoa con un totale di 17 presenze e 3 gol in un anno. Nel 2011 passa alla Juve con cui ha segnato 2 gol in 15 presenze. Nel 2012-2013 torna alla Fiorentina dopo tanti anni riuscendo a segnare 8 gol in 27 presenze. Gli ultimi anni della sua carriera calcistica, conclusasi nel 2016, li ha passato all’Hellas Verona collezionando 48 gol in 95 presenze durante tutti e tre gli anni. Il suo penultimo anno a Verona ha stabilito il record di capocannoniere della Serie A più vecchio di sempre.

 

Luca Toni e gli altri grandi del calcio italiano

Il più rinomato centravanti italiano degli ultimi vent’anni viene spesso tecnicamente inserito in fondo alla classifica dei marcatori italiani più ricordati, questo perché il calcio negli ultimi anni è cambiato e giocatori del suo genere, da considerare centravanti puri, non ve ne sono più molti in giro. Il tipo di gioco oggi porta la prima punta ad essere considerata come un ulteriore aiuto per lo sviluppo delle azioni e non come un mero finalizzatore.

Nella sua lunga e cangiante carriera, Luca Toni è il quarto per numero di gol segnati in Italia, numeri non da poco, soprattutto se si considera che proprio appena sopra di lui nella classifica vi sono soltanto Del Piero con 364 gol, Silvio Piola con 364 gol e il leggendario Giuseppe Meazza con 338 gol.

Ha segnato più gol in carriera di Roberto Baggio, Francesco Totti e Gianluca Vialli, i quali probabilmente figurerebbero tutti nell’idea della maggior parte dei fan se dovessero stilare una “hall of fame” italiana. Ha segnato pure più reti della macchina da gol chiamata Pippo Inzaghi.

Toni non ha esordito in Serie A fino all’età di 23 anni, quando aveva già giocato per cinque club in sei stagioni nelle serie inferiori. Esordisce nella massima serie con il Vicenza e successivamente gioca al Brescia al fianco di Baggio e Pep Guardiola che hanno sicuramente aiutato nella sua personale formazione calcistica.

Luca Toni e il Palermo

Gli anni in cui Toni è stato consacrato come uno dei migliori attaccanti del panorama italiano, e non solo, sono proprio gli anni in cui è stato al Palermo. Il suo secondo anno al Brescia in serie A non era stato dei migliori e così fu ceduto al Palermo in B.

È proprio con i rosaneri che riesce ad esprimere per la prima volta tutto il suo potenziale diventando il marcatore che nel mondo tutti conoscono. Il suo primo anno a Palermo ha segnato 30 gol in 45 presenze riuscendo a portare la squadra in Serie A. L’impresa da lui realizzata insieme al resto della squadra, è per i palermitani motivo di orgoglio ed estrema soddisfazione. Il suo secondo anno al Palermo, grazie ai 20 gol in 35 presenze è riuscito ad aiutare il Palermo nella prima storica qualificazione alla Coppa Uefa. In due anni il ragazzone di 194 cm è riuscito a conquistare i cuori di tutti i cittadini palermitani.