Lo Monaco torna sul suo interesse a rilevare il Palermo: «Il club ha concesso Due Diligence. Lazard ha aperto accesso ai dati a Follieri»

Pietro Lo Monaco torna a parlare dell’indiscrezione circolata nei giorni scorsi riguardo un suo interesse a rilevare il Palermo (CLICCA QUI per saperne di più).

L’ex dirigente di Palermo e Catania, torna sull’argomento e tra le tante, ha smentito l’ipotesi che la trattativa per rilevare il club rosanero sia stata interrotta per opera della banca d’affari.

Intervistato da “PalermoLive” Lo Monaco ha detto:

«Ho fatto da consulente attraverso la mia società, la PLM managment. Sono stato contattato da questo gruppo per vedere se c’era la possibilità di rilevare il Palermo – spiega -. Questa trattativa è durata per ben 45 giorni rispettando al massimo la clausola di riservatezza prevista.

Il Palermo ha concesso l’accesso alla due diligence,  si è quindi permesso ad un gruppo di attingere a tutti i dati della vita della società. È stato fatto un lavoro sui documenti molto approfondito, ed è stata formulata una conseguente proposta d’acquisizione che corrispondeva perfettamente alle richieste economiche del club.

Quando il gruppo si è reso conto che il Palermo temporeggiava, dopo che questo aveva già presentato un’offerta ufficiale (lo scorso 5 agosto ndr), allora ha deciso di fissare una scadenza. Il tempo è stato disatteso e il gruppo ha ritirato l’offerta, dunque non c’è stata nessuna bocciatura da parte di Lazard, è‘ una falsità».

«Il gruppo era formato – continua l’ex dirigente di Catania e Palermo – dalla Follieri Capital Limited e dal fondo di investimenti Bpm Global Investments. Abbiamo risposto alla richiesta e fatto una proposta, evidentemente si voleva solo giocare. Il gruppo era seriamente intenzionato – sottolinea Lo Monaco -, ad investire anche una certa somma sul futuro della squadra. Evidentemente l’attuale proprietà ha ritenuto di voler percorrere altre strade. A noi hanno comunicato che il presidente Mirri avrebbe preferito affidare il Palermo ad un fondo di investimenti che gli concedesse di rimanere dentro la società, i piani di questo gruppo erano altri».